Tra le poche cose che, prima della formazione del governo, accomunavano il pensiero di Lega e Movimento Cinque Stelle c'era la ferma condanna nei confronti di quello che fu il "governo dei professoroni", per dirla alla Matteo Salvini. Per qualcuno l'esecutivo di Mario Monti salvò l'Italia, per altri come le due forze attualmente a capo dell'esecutivo hanno reso la vita degli italiani peggiore in nome dell'austerity. Non è un caso che l'abolizione della legge Fornero è un punto su cui non c'è mai stato alcun tipo di discordia tra il Carroccio ed i grillini.
Elsa Fornero, le cui lacrime divennero celeberrime, però allo stesso modo non ha una visione particolarmente positiva nei confronti dell'attuale governo. Un pensiero che ha rinnovato nel corso di un'intervista a La Stampa, in cui ha manifestato tutte le sue perplessità rispetto alle strategie messe in campo dell'esecutivo sul sistema previdenziale.
Quota 100 per superare la Fornero
"Smonteremo la Fornero pezzo per pezzo". Lo ha ribadito più volte Matteo Salvini, indignato nel vedere tanti italiani dover lavorare fino a 67 anni prima di raggiungere l'età pensionabile. E la soluzione trovata dal governo è stata la così detta Quota 100, ovvero la possibilità di andare in pensione nel momento in cui la somma tra gli anni anagrafici e quelli di contributi raggiungono la somma di 100.
L'esecutivo si è battuto anche a Bruxelles affinché si creassero i margini e le coperture economiche per rendere meno stringenti i paletti per accedere al sistema pensionistico. Tuttavia, non mancano le polemiche se si considera che, alla fine, è stata declassata a "misura opzionale" per chi ne vuole usufruire e si è ammesso che c'è il rischio che gli assegni di cui si godrà saranno sensibilmente inferiori rispetto a chi sceglie di congedarsi dal lavoro rispettando i termini della legge Fornero.
La Fornero parla di mera propaganda
Nel corso di un'intervista rilasciata a La Stampa colpisce particolarmente un passaggio. Quando gli si chiede se davvero la legge Fornero è stata cancellata, lei risponde di no. "Quota 100 - evidenzia - è un provvedimento che contiene molta propaganda, come tutte le misure di questo governo".
Mette l'accento sul fatto che riguarderà solo una piccola parte di cittadini e solo in chiave elettorale. La critica riguarda anche il fatto che il governo non sembra avere rispetto per i vincoli di bilancio: "I soldi i li trovino i tecnici, dicono, o si prendano in deficit. Ma così non si va certo lontano".