Roberto Saviano può essere considerato senza ombra di dubbio uno dei più fervidi contestatori della Politica di Matteo Salvini. I due non se le mandano a dire e soprattutto lo scrittore e giornalista non ha mai lesinato termini particolarmente duri nei confronti dell'attuale ministro dell'Interno. Il tema dell'immigrazione è uno dei temi più scottanti dello scontro dialettico senza esclusione di colpi, ma c'è un aspetto (forse l'unico) su cui concordano, ossia che l'Europa usa girarsi dall'altro lato quando si tratta di affrontare come entità unica l'emergenza che da anni riguarda il Mediterraneo e migliaia di persone che lasciano l'Africa alla ricerca di una nuova vita nel Vecchio Continente.

E le notizie che giungono da Malta e che vengono riportate da Il Fatto Quotidiano sembrano ancora una volta confermare l'esistenza di problemi derivanti dalla mancanza di unità vista l'assenza di criteri oggettivi che possa far partire quella redistribuzione dei migranti in Europa di cui Salvini aveva detto di non fidarsi.

Nave Sea Watch sempre al centro del dibattito

Attorno ai migranti che per una decina di giorni, a cavallo di Natale, hanno vagato nel Mediterraneo a bordo delle tanto discusse Ong si è innescata una vera e propria baraonda mediatica. In Italia si moltiplicavano gli attacchi nei confronti di un governo che sosteneva di rappresentare un Paese che aveva accolto troppo e che ora toccava agli altri.

Malta non sembrava intenerirsi e rivendicava la propria "piccolezza" rispetto alla grandezza dell'emergenza, al punto che si poteva innescare un pericolo sicurezza per la piccola isola. Il risultato è che alla fine Malta ha scelto di farli sbarcare nel proprio territorio, a patto che si creasse un circolo che potesse portare alla redistribuzione in tutta Europa.

Una prospettiva di cui Matteo Salvini aveva detto di non fidarsi, postando sul proprio profilo Facebook uno schema che suggeriva come in occasione di alcuni sbarchi avvenuti in Italia quasi nessun paese avesse mantenuto fede agli impegni.

Il Viminale non manda funzionari

Dei migranti sbarcati a Malta negli ultimi giorni, ad oggi, non sembrano curarsi in molti.

Ad oggi si trovano in una vera e propria odissea che non si sa quanto potrà essere superata. Mancano, infatti, criteri che possano stabilire in maniera oggettiva come dovrà essere operata la ricollocazione e forse leggi che impegnino ciascun paese a rispettare la parola data. L'Italia sarebbe pronta ad accoglierne nel suo territorio, ma per il momento secondo quanto rivela Il Fatto Quotidiano non ha intenzione di inviare neanche i propri funzionari del Viminale a Malta, fino a quando non si muoveranno anche gli altri paesi e rispetteranno la parola data. Oggi l'assenza di regole, infatti, non assicura nulla sull'accoglienza.