Ultimi ritocchi al decreto che dovrebbe vedere la sua approvazione nella giornata di domani 17 gennaio. Molti i nodi ancora da sciogliere ma si attende il vaglio del Consiglio dei ministri. Il testo è arrivato ormai ad oggi ad una versione quasi definitiva: una delle più recenti modifiche, ancora in fase di valutazione, riguarda il comparto sicurezza ed i suoi lavoratori che non potrebbero beneficiare di quota 100. Sembrerebbe confermata, invece la possibilità di avere un assegno pensione più basso per chi decide di adottare questa forma previdenziale che sarà applicata, ricordiamo, solo per il triennio 2019-2021.

L’opposizione è in disaccordo con quanto il governo giallo-verde vuole mettere in atto. Berlusconi lancia la protesta adottando i gilet azzurri, che a differenza di quelli gialli non sono aggressivi, ma prevedono solo la volontà di tutelare gli interessi dei lavoratori.

Quota 100: esclusi polizia e militari, chi ne beneficia avrà una pensione più bassa fino al 30%

Sembra che le ultime modifiche applicate al decreto su quota 100 vedano militari e gli appartenenti alla polizia esclusi dal beneficio dell’uscita anticipata. Quota 100 permette di uscire dal mondo del lavoro a 62 anni d’età anagrafica e 38 anni di contribuzione versata. In base alle simulazioni realizzate in esclusiva per la sezione Economia de Il Corriere della Sera da Progetica, società di consulenza indipendente in educazione e pianificazione finanziaria e previdenziale, è possibile fare una stima sulla convenienza di aderire a Quota 100, la misura di revisione della riforma Monti-Fornero discussa in questi giorni dal governo, ma non ancora varata.

Un impiegato medio con uno stipendio di circa 1200 euro al mese, se andasse in pensione adottando il sistema di uscita anticipato, si vedrebbe decurtati circa 360 euro, vale a dire quasi un terzo dell’importo totale.

Per polizia e militari l'impatto della nuova norma sarebbe in realtà limitato visto che le regole del comparto - tenendo conto del tipo di attività svolto da chi vi lavora - permettono in realtà di lasciare il servizio molto prima, in alcuni casi anche a 53 anni.

In linea con quanto contenuto nel Decreto Legislativo 165/1997, per i requisiti del diritto a pensione, e dalla Legge 335/1995, come modificata dalla Legge 449/1997 per accedere alla pensione per il personale del comparto sicurezza sono sufficienti, in alcuni casi, 53 anni di età.

Opposizione politica: le proteste

È noto che l’opposizione di ogni governo sia in disaccordo con quanto affermato dalla maggioranza.

Non fa eccezione a questa regola l’Italia: il Partito Democratico asserisce che i costi per garantire quota 100, seppur in via sperimentale per il triennio 2019-2021, siano troppo ingenti. Si parla di oltre 5 miliardi di euro solo per l’anno in corso. Per contro Forza Italia asserisce che la pensione è un diritto e nulla deve essere tolto ai lavoratori in termini economici. Berlusconi è pronto a lanciare I gilet azzurri e a scendere in piazza a manifestare per gli interessi dei lavoratori.