Ultime notizie sulle Pensioni, ad oggi domenica 6 gennaio, incentrate sul decreto legge che darà il via alle nuove misure relative al pacchetto previdenziale, tra cui 'Quota 100', e al reddito di cittadinanza. Come riporta il numero odierno del quotidiano economico 'Il Sole 24 ore', il decreto legge con le prime modifiche alla riforma Fornero e le nuove misure che dovrebbero contrastare la povertà è pronto. Il testo dovrebbe essere esaminato in pre-consiglio dopodomani, martedì 8 gennaio, per poi approdare sul tavolo del Consiglio dei ministri nei giorni successivi.

Quota 100 scatterà per i dipendenti del settore privato dal prossimo 1° aprile.

Quota 100 dal 1° aprile, pronto il decreto legge pensioni-reddito di cittadinanza

Il testo del decreto legge sarà composto da due titoli e da 27 articoli, se non ci saranno ripensamenti dell'ultima ora. Per quanto riguarda il pacchetto previdenziale, confermata l'introduzione di Quota 100 che avrà durata triennale e si articolerà attraverso finestre di uscita mobili trimestrali: confermate anche le proroghe annuali di Opzione Donna e Ape Sociale oltre alla sterilizzazione degli adeguamenti automatici dell'età pensionabile alla speranza di vita che, con l'inizio del 2019, avrebbero innalzato di cinque mesi la soglia per i requisiti necessari al ritiro anticipato: pertanto, restano invariate le soglie dello scorso anno, 42 anni e dieci mesi per gli uomini, un anno in meno per le donne, 41 anni per i lavoratori precoci.

Anche in questi casi, però, come per coloro che faranno domanda per Quota 100, scatta un posticipo di tre mesi determinato dalla finestra mobile.

Pensioni, dal 1° aprile parte Quota 100: requisiti per lavoratori settore privato e statali

Chi avrà diritto di poter accedere alla pensione con Quota 100? Coloro che entro il 31 dicembre scorso hanno maturato i requisiti dei 62 anni di età anagrafica e i 38 anni di versamenti contributivi: il diritto alla decorrenza della pensione, per questi lavoratori, scatterà il primo aprile.

Per chi maturerà in seguito tali requisiti, la decorrenza dell'assegno Inps scatterà tre mesi dopo. Discorso a parte, invece, quello per i lavoratori statali: chi maturerà i requisiti entro il prossimo 31 marzo, potrà accedere alla pensione il 1° luglio, la decorrenza, invece, sarà posticipata di sei mesi per tutti coloro che matureranno i requisiti dal 1° aprile.

Per l'assegno, quindi, dovranno attendere il mese di ottobre: con tutta probabilità, sarà questa la finestra che vedrà il maggior afflusso di uscite pensionistiche tra i lavoratori della Pubblica Amministrazione. La domanda per Quota 100, per gli statali, andrà presentata all'amministrazione di appartenenza, almeno sei mesi prima.

Opzione Donna e Ape Sociale prorogate, arriva la 'pace contributiva'

Per quanto riguarda Opzione Donna, invece, pensionamento anticipato per le lavoratrici dipendenti nate entro il 31 dicembre 1959 e le autonome nate entro il 31 dicembre 1958. L'altro requisito è quello relativo ad un’anzianità contributiva di almeno trentacinque anni. L'importo della pensione spettante verrà ricalcolata per intero con il sistema contributivo.

Prorogata di un anno anche l'Ape Sociale che interessa i lavoratori disoccupati in condizioni di bisogno con 63 anni di età anagrafica e 30 di contributi (o 36 per chi ha svolto attività gravose).

La novità, per altro comunque già annunciata nei giorni scorsi, è quella riguardante l'arrivo della pace contributiva, un provvedimento che sarà introdotto, seppur via sperimentale, per tre anni, fino al 2021. Permetterà al lavoratore di colmare i 'buchi' contributivi ma solo dal 1° gennaio 1996 e fino a 5 anni, attraverso un meccanismo di rateazione, con un massimo di 60 versamenti mensili di importo non inferiore ai 30 euro, senza interessi né sanzioni. I costi saranno detraibili, ai fini Irpef, al 50%.