I docenti e il personale ATA di tutti gli istituti scolastici e delle università italiane potrebbero incrociare le braccia nella giornata di mercoledì 27 febbraio a causa dello sciopero indetto da Unicobas a livello nazionale. Tale protesta è stata indetta per esprimere il dissenso contro la regionalizzazione dell'istruzione che potrebbe coinvolgere le scuole e le università della Penisola. Lo sciopero sarà previsto per l'intera giornata di domani e potrebbe causare la sospensione delle lezioni negli istituti scolastici di qualsiasi ordine e grado.
Le ragioni dello sciopero del 27 febbraio
Unicobas ha così sintetizzato le motivazioni dello sciopero della Scuola proclamato per la giornata di mercoledì 27 febbraio. Il sito dell'associazione riporta: "No a differenziazioni di qualità fra le regioni! No alle gabbie salariali! No all’esame di stato invalsizzato! No all’alternanza scuola-ignoranza!". Lo stesso commento esprime la critica verso l'attuale Governo che aveva promesso di abrogare i precedenti errori commessi dal Governo di Matteo Renzi. La nota continua dichiarando che l'obiettivo della protesta è dire basta allo strapotere dei dirigenti scolastici nei confronti dell'insegnanti e alla creazione di un'istruzione di serie a e serie b.
Il fatto porterebbe alla creazione di contratti differenti nelle varie aree della Penisola a seconda della ricchezza regionale. Il comunicato dell'Unicobas prosegue infine con una nota rivolta al mancato rinnovo dei contratti chiedendo, allo stesso tempo, di rivolgere maggiore attenzione verso i precari: "Hanno anche voltato le spalle ai precari, cancellando 42.000 assunzioni col previsto assorbimento del tempo ‘potenziato’.
E del contratto scaduto a fine dicembre 2018 neppure si parla".
La protesta davanti al Parlamento
Lo sciopero della scuola previsto per il 27 febbraio potrebbe portare alla cancellazione delle lezioni negli istituti scolastici italiani, in caso di adesione del personale docente e ATA. Il consiglio ai genitori è di verificare in prima persona il regolare svolgimento delle lezioni.
A tal proposito segnaliamo che anche i trasporti scolastici potrebbero subire delle modifiche, con inevitabili cancellazioni nei viaggi di andata. Per esprimere il proprio dissenso alle possibile regionalizzazione dell'istruzione, una delegazione di operatori scolastici legati ad Unicobas si recherà nella giornata di domani davanti al Parlamento alle ore 9:30. Ricordiamo che, per evitare ulteriori disagi presso le famiglie degli studenti, lo sciopero andrà esercitato in osservanza delle regole e delle procedure fissate dalla normativa vigente. I plessi scolastici dovranno rendere noto con qualche giorno di anticipo il possibile sciopero e dovranno comunicare, tramite SIDI, le seguenti informazioni: il numero dei lavoratori dipendenti in servizio, dei dipendenti aderenti allo sciopero anche se negativo, il numero dei dipendenti assenti per altri motivi oltre che l'ammontare delle retribuzioni trattenute.