C'è grande attesa per la pubblicazione del bando di concorso utile a inserirsi come docente nella Scuola pubblica di primo e secondo grado, come del resto è stato preannunciato nella legge di Bilancio 2019 dal nuovo Governo giallo-verde. Un bando che interesserà non solo i neolaureati ma anche i docenti con almeno 3 anni di servizio nelle scuole pubbliche.
Criteri per poter partecipare al concorso
Al concorso, potranno partecipare tutti i possessori della laurea magistrale. A questo requisito, però, si deve aggiungere anche quello dei 24 Cfu, ovvero dei crediti formativi universitari acquisiti nelle discipline "antropo-psico-pedagogiche e metodologie e tecnologie didattiche", che sono rimaste criterio fondamentale come previsto dal decreto legislativo n.59/2017.
Al concorso potranno partecipare anche i lavoratori precari, che negli ultimi otto anni hanno raggiunto tre anni di servizio come docenti. Per loro, dovrebbe essere previsto nel bando stesso una percentuale di posti riservati pari al 10% del totale, ne consegue che quindi non sarà indetto nessun concorso ad hoc per i docenti precari che lavorano nella Scuola da 36 mesi. Un provvedimento che ha messo sul piede di guerra i sindacati che temono un'ulteriore penalizzazione per questa categoria. Va inoltre ricordato che per poter far si che venga conteggiato un anno di servizio, si devono svolgere almeno 180 giorni di lavoro anche non continuativi. In questo nuovo bando di concorso, non dovrebbe essere più presente la figura degli idonei, cioè di coloro i quali raggiungevano almeno il voto minimo al "Concorsone".
Secondo quanto affermato dal ministro dell'Istruzione Marco Bussetti, la graduatoria finale sarà composta quindi, in numero massimo, dai posti previsti dal bando di concorso; il numero dei posti disponibili verrà calcolato in base al fabbisogno di ogni regione, ciò può comportare anche la possibilità che in alcune regioni non si attivino le procedure concorsuali.
Le possibili date del bando
La data precisa per la pubblicazione del bando non è stata ancora decisa ma si prevede che esso possa arrivare prima dell'estate, permettendo così di svolgere il concorso proprio nel 2019, anche se dovessero esserci dei rallentamenti. Il concorso ordinario come è risaputo è molto atteso sia dai giovani laureati che vedono nell'insegnamento uno sbocco naturale dopo gli studi universitari ma anche da chi da anni ormai lavora nella scuola come precario.