Le assunzioni Ata stop appalti di pulizia sono ormai prossime: il decreto è pronto ed è imminente la sua pubblicazione. La notizia arriva da fonti ministeriali, riferite da Roberto Aprile dei Cobas. La fine di un 'incubo', come da tanti definito: il decreto attuativo per il concorso stop appalti di pulizia è in dirittura d'arrivo. Tutto pronto allora per la procedura concorsuale che porterà all'assunzione di 11.507 collaboratori scolastici, dal 1° gennaio 2020. Il bando chiarirà gli ultimi dubbi, dopo le varie comunicazioni fatte in questi mesi dal Sottosegretario al Miur, Salvatore Giuliano e dal presidente della VII Commissione Cultura della Camera, Luigi Gallo.
Concorso stop appalti di pulizia Ata: decreto pronto
Il decreto interministeriale del concorso Ata stop appalti di pulizia, che vede coinvolti quattro Ministeri (dell'Istruzione, del Lavoro, dell'Economia e della Pubblica amministrazione), dopo varie discussioni e non poche difficoltà, è pronto per la sua pubblicazione. Ne dà notizia poco fa Roberto Aprile dei Cobas, citando fonti ministeriali. Entro la prossima settimana dovrebbe essere perciò noto a tutti l'atteso contenuto del decreto: requisiti specifici e modalità della procedura concorsuale. Pochi giorni fa si era riferito che il bando sarebbe stato pubblicato entro l'estate, i più hanno calcolato entro luglio: così sarà. L'attesa era ormai tanta, considerato che tra il concorso e l'intera procedura di selezione occorre tempo per arrivare a gennaio con le stabilizzazioni pronte.
Il concorso sarà selettivo per titoli e colloquio: licenza media per ciò che riguarda i titoli di studio richiesti (la conferma arriverà con il decreto) e 10 anni di servizio svolto alle dipendenze di ditte appaltatrici di pulizia presso scuole pubbliche (compresi gli ultimi due anni). Non si sa esattamente su cosa si baserà il colloquio, ma dovrebbe ruotare sul Ccnl.
Assunzioni Ata pulizia scuole: i posti e le graduatorie
I posti, che i lavoratori delle ditte e cooperative esterne di pulizia occuperanno, saranno quelli accantonati fino ad oggi: nel decreto del Miur del 3 giugno scorso un totale di 11.507 apparivano come disaccantonati dal 1° gennaio 2020.
Le prossime assunzioni Ata, quindi, non dovrebbero intaccare in alcun modo le graduatorie attuali.
Nel corso di tutti questi anni infatti questi posti sono sempre esistiti ed erano parte dell'organico Ata. Lo sblocco degli accantonamenti dovrebbe portare prossimamente a maggiori possibilità per supplenze e più posti anche per il resto del personale Ata. Non resta che attendere allora la prossima settimana per conoscere i dettagli del concorso.