Dopo l'avvio della crisi di governo crescono le preoccupazioni dei rappresentanti dei lavoratori circa la situazione della riforma previdenziale. Il clima di tensione istituzionale rischia infatti di alimentare importanti riverberi sia sulle misure di flessibilità pensionistica attualmente in scadenza, sia sui provvedimenti promessi dall'esecutivo ed in attesa di concretizzazione all'interno della prossima legge di bilancio 2020. Il tutto mentre la situazione economica e sociale del Paese potrebbe aggravarsi ulteriormente. Non c'è quindi da meravigliarsi se le parti sociali hanno diffuso in questi giorni diversi comunicati evidenziando la necessità di intervenire sostenendo le rivendicazioni da parte dei lavoratori.

Riforma pensioni, la preoccupazione espressa nella nuova nota congiunta della piattaforma sindacale

Le preoccupazioni appena evidenziata si sono concretizzate nella giornata di oggi attraverso una nota congiunta di Cgil, Cisl e Uil, nella quale si fa fronte ai rischi dovuti all'instabilità politica chiedendo garanzie e provvedimenti in favore dei lavoratori. "È il momento della serietà" - si legge all'interno del testo diffuso tramite il sito Rassegna.it nel quale si chiede di dare seguito agli "interessi generali del Paese [...] assicurando in tempi utili un'indispensabile forma di governo e un chiaro indirizzo economico e sociale". Nella stessa nota si ricordano poi le numerose vertenze aperte al Ministero dello sviluppo economico.

Per quanto concerne, invece, il settore della previdenza si domanda "una vera riforma delle Pensioni che dia un futuro ai giovani, risponda ai bisogni delle donne e riconosca i lavori più disagiati".

Armiliato (CODS): 'Situazione drammaticamente compromessa'

Anche dal Comitato Opzione Donna Social emerge preoccupazione rispetto alle ultime vicende politiche ed alle possibile conseguenze per i provvedimenti in fase di avvio in favore delle donne.

La fondatrice Orietta Armiliato ha fatto il punto della situazione spiegando quali sono i rischi ed i possibili riverberi. "Noi che non dobbiamo rendere conto a nessuno diciamo che la situazione drammaticamente compromessa sta creando ansia e disagi a tutti: le banche già prezzano uno spread a 300 punti ed il debito pubblico lievita a vista d’occhio come fosse la pasta per la pizza, gli investitori si tengono a distanza e, per rimanere specificatamente sui temi oggetto dell’esistenza del CODS, chi si augurava che qualche provvedimento per potersi pensionare fosse attuato con la prossima legge di bilancio, oggi vede le proprie speranze ridotte al minimo". Dal Comitato si continua quindi a monitorare con attenzione la situazione ed a vigilare sulla sua evoluzione in parlamento, in attesa che possa chiarirsi il difficile momento d'incertezza.