Le Pensioni anticipate tramite quota 100 continuano a restare al centro del dibattito politico e si prospettano come temi chiave nel confronto istituzionale (ed in quello indiretto con i cittadini) per la discussione sulla caduta del governo. A conferma di ciò ci sono le numerose prese di posizione emerse nelle ultime ore tra le due differenti aree del governo uscente, nonché con le forze di minoranza. In tal senso può essere letto anche un recente post pubblicato su Facebook dal leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio, che ha fatto il punto sulla crisi di governo facendo anche un riferimento esplicito alle nuove riforme di welfare e di flessibilità previdenziale.

Di Maio: 'Crisi di governo ora è assurda e pericolosa'

Ad esprimere la propria interpretazione dello stato di crisi del governo per l'ala pentastellata è stato proprio il Ministro del Lavoro Luigi Di Maio, esprimendosi tramite la propria pagina Facebook e facendo il punto della situazione. "Una crisi di governo ora è assurda, ma soprattutto pericolosa" ha spiegato tramite un lungo post, nel quale prospetta le inevitabili preoccupazioni sul possibile aumento dell'Iva nel prossimo mese di dicembre, ma anche sugli altri interventi previdenziali e di welfare già avviati. Del resto, le potenziali conseguenze sono state riportate in modo esplicito dall'esponente di spicco del M5S. "Che possa saltare Quota 100 per chi voleva andare in pensione o che possa scomparire la tassazione al 15% per chi ha una partita Iva.

Perché causare tutto questo? La risposta a voi. Credo che l'abbiate ben compresa". All'interno del post Di Maio ha quindi evidenziato quali sono i passaggi chiave e le priorità da attuare nel breve termine, a partire dalla necessità di approvare il taglio al numero dei parlamentari. Mentre per quanto concerne la questione governativa, si fa riferimento esplicito all'aula e alle decisioni del Presidente della Repubblica.

Dalla Lega dopo quota 100 si rilancia la quota 41

Nel frattempo dall'era leghista si continua a parlare di flessibilizzazione del sistema previdenziale mettendo in chiaro quale sarà il prossimo obiettivo del partito. Dopo l'avvio della quota 100 (che consente l'uscita dal lavoro una volta maturati i 62 anni di età ed i 38 anni di contribuzione), si punta a sbloccare la situazione dei lavoratori precoci.

L'obiettivo manifestato è infatti quello di approvare la quota 41 per tutti, indipendentemente dall'effettiva età anagrafica raggiunta. D'altra parte, l'annuncio e arrivato dallo stesso leader della Lega Matteo Salvini, che durante un recente comizio ha ribadito il proprio impegno. "Il prossimo governo manderà tutti in pensione dopo 41 anni di lavoro" ha spiegato l'esponente leghista riprendendo l'idea di una misura che era già stata prevista entro il termine della presente legislatura.