Il nascente Governo Pd - M5S è chiamato a trovare una soluzione in tempi rapidi per scongiurare l'aumento dell'Iva. Gli occhi degli addetti ai lavori sono già puntati sulla Legge di Bilancio per il 2020, attraverso la quale dovranno essere reperite le risorse necessarie.

Secondo Il Sole 24 Ore, un ruolo fondamentale potrebbe essere giocato da Quota 100, misura simbolo del governo gialloverde e in particolare della Lega Nord. Al momento le ipotesi in campo sono due. La prima prevede una revisione della pensione anticipata, che potrebbe portare a un restringimento del bacino di utenti beneficiari.

La seconda, invece, la cancellazione dello strumento previdenziale già dal 2020.

Revisione Quota 100, ipotesi restrizione della platea di beneficiari

Il nuovo esecutivo nascerà sotto il segno della discontinuità, come ripetuto in più occasioni dal segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti. Dalle indiscrezioni giornalistiche di queste ore, l'ultima in ordine cronologico quella de Il Sole 24 Ore, il concetto di discontinuità dovrebbe essere applicato anche al sistema Pensioni. A farne le spese la misura Quota 100, per la quale i giornalisti Marco Rogari e Gianni Trovati prevedono un restyling, senza però escludere nemmeno una sua abolizione.

La revisione della pensione anticipata a 62 anni con 38 anni di contributi nascerebbe dall'esigenza di recuperare risorse al fine di bloccare l'aumento dell'Iva previsto a partire dal 1° gennaio 2020.

Ad oggi, il nuovo esecutivo giallorosso ha in mano un tesoretto da 6 miliardi, che corrispondono ai risparmi dovuti alla minor spesa per il pensionamento con Quota 100 inferiori e l'assegnazione del reddito di cittadinanza (richieste inferiori rispetto alle previsioni del precedente M5S e Lega Nord).

I pentastellati e i dem potrebbero puntare ad aumentare i risparmi tramite una revisione del nuovo strumento previdenziale, che ha debuttato nell'aprile scorso.

Una modifica che potrebbe incidere sul numero dei beneficiari. Si starebbe infatti pensando a un restringimento della platea di lavoratori che possono richiedere il prepensionamento con Quota 100, in modo tale da diminuire la spesa per la misura pensionistica già a partire dal prossimo anno.

A tal riguardo si può prendere come punto di riferimento l'approfondimento della giornata di ieri de Il Messaggero, in cui accanto a Quota 100 compare la parola restyling, oltre al possibile addio a partire dal 2021.

Abolizione Quota 100, ipotesi non da escludere

La conferma di Quota 100 anche per il prossimo anno non è però così certa come appariva qualche giorno fa. Lo evidenzia anche Il Sole 24 Ore, nel passaggio in cui si afferma come "non è esclusa nemmeno la chiusura nel 2020 della sperimentazione".

Ricordiamo come la nuova pensione anticipata sia stata concepita come strumento sperimentale della durata di tre anni, dal 2019 al 2021. Nulla però vieta al nuovo esecutivo di sostituire anzitempo la dispendiosa Quota 100 con una misura alternativa.