Interviene ancora una volta il premier Giuseppe Conte sulla riforma delle Pensioni, uno dei temi più caldi che anima in queste il dibattito politico, economico e sindacale in vista del varo della nuova legge di Bilancio sulla quale sta lavorando in questi giorni il governo "giallorosso".

Nuove rassicurazioni sulla prosecuzione di Quota 100 ma anche importanti novità sulla proroga del regime sperimentale di Opzione donna, quelle di cui ha parlato oggi il premier durante un incontro al Teatro Apollo di Lecce dove, nell'ambito de "Le giornate del lavoro", Conte ha potuto confrontarsi pubblicamente con il leader della Cgil, Maurizio Landini, con il quale ha già avuto modo di discutere nei giorni scorsi durante la riunione a Palazzo Chigi con gli altri segretari dei sindacati più rappresentativi, Annamaria Furlan della Cisl e Carmelo Barbagallo della Uil.

Pensioni, nuovo intervento del presidente del Consiglio a Lecce

"Intendiamo riproporre – ha annunciato il premier a Lecce - Opzione donna”. Una novità che arriva per certi versi inaspettatamente, a sollecitare interventi in questa direzione diversi parlamentari, comitati, gruppi Facebook e sindacati.

“Poi dobbiamo – ha aggiunto il presidente del Consiglio - lavorare per i giovani”. Il rischio è quello che i giovani di oggi in futuro non avranno accesso al trattamento previdenziale a causa di una serie di fattori, tra cui i lavori discontinui, il precariato, e via dicendo. “Dobbiamo pensare a loro – ha aggiunto Conte -perché rischiano di non riuscire a maturare una pensione adeguata”. Queste le linee guida tracciate dal premier sulla riforma delle pensioni.

Stando alle parole sembra si vada verso un’intesa con i sindacati, anche se ancora devono essere approfondite diverse questioni per il superamento della legge Fornero.

Legge Bilancio 2020: conferma per Quota 100 e proroga Opzione donna

Di certo c’è che verrà confermata Quota 100 e, da quanto emerge dalle dichiarazioni del premier, anche la proroga di Opzione donna troverà spazio nella legge di Bilancio 2020.

Non si sa ancora se ci sarà spazio nella manovra, invece, per l’istituzione della Quota 41 per i lavoratori precoci che hanno iniziato a lavorare in giovanissima età e che non riescono ad accedere al trattamento previdenziale. Essi risultano penalizzati dalla legge Fornero che prevede l’età pensionabile a 67 anni e a volte sono ancora giovani, nonostante oltre 40 anni di contributi, per richiedere la Quota 100, che impone il paletto dei 62 anni, misura già chiesta da più di 175mila lavoratori e che proseguirà in regime di sperimentazione.

"Quota 100 – ha detto il premier – è una misura temporanea. Sarà riproposta e sarà mantenuta – ha assicurato Conte - ma non è la panacea - ha sottolineato - di tutti i problemi del sistema pensionistico".