Continua la discussione sul destino di Quota 100 e sulle ipotesi ancora sul tavolo dell'esecutivo giallo-rosso che, in questi giorni sta valutando le possibili alternativa alla misura voluta dalla Lega. Tuttavia, nei prossimi giorni è attesa la nota di aggiornamento del Def che servirà a quantificare le risorse economiche da mettere a Bilancio per la nuova Legge di Stabilità 2020. Tra le ipotesi lanciate dal Partito Democratico, anche la resa strutturale dell'Ape Sociale la quale scadenza è fissata per il 31 dicembre 2019.

Stando a quanto riporta il quotidiano economico "Il Sole 24 Ore", infatti, il meccanismo della Quota 100 non ha dato i frutti sperati: solo 175.999 richieste di pensionamento anticipato di cui circa 110.733 domande accolte; un numero decisamente inferiore rispetto a quanto preventivato dal precedente esecutivo giallo-verde.

Nel primo anno di sperimentazione, il Governo Conte 1 ha previsto circa 290 mila uscite con il sistema voluto dalla Lega ma a pochi mesi dall'entrata in vigore del provvedimento si è registrata una frenata delle domande.

Altre alternativa a Quota 100

Inoltre, ci sarebbero altre alternative a Quota 100 costituite da altre misure in deroga alla Riforma Fornero come ad esempio l'uscita anticipata senza adeguamento automatico all'aspettativa di vita, il regime sperimentale donna, l'Ape Sociale a favore dei lavoratori economicamente svantaggiati e uscite a favore dei lavoratori che svolgono mansioni usuranti che, stando a ai tecnici della Ragioneria Generale dello Stato hanno fatto lievitare ancora di più la spesa previdenziale.

Si punta all'estensione dell'Ape Sociale

Tuttavia, sempre stando a quanto riportate da "Il Sole 24 Ore", il Pd avrebbe in mente la proroga del cosiddetto Ape Sociale introdotta dall'allora Governo Renzi volto a garantire un reddito-ponte fino ad un massimo di 1.500 euro mensili ai disoccupati che hanno esaurito gli ammortizzatori sociali, ai caregivers, agli addetti alle mansioni usuranti e agli invalidi al 74 %.

Tuttavia, l'obiettivo è la resa strutturale del sussidio con il possibile ampliamento della platea: da un recente monitoraggio dei dati, infatti, si evince che le richieste per l'Ape Sociale hanno raggiunto le 9.300 unità; un numero piuttosto soddisfacente considerando una platea così ristretta. Non resta escluso, però, che la Quota 100 possa rimanere fino al termine della sperimentazione.

Alla proposta del Pd, sembrerebbero anche i sindacati; il segretario confederale della Uil Domenico Proietti, infatti, ha affermato: "Bisogna continuare come già fatto con l'Ape Sociale e Quota 100, a reintrodurre una flessibilità di accesso alla pensione intorno ai 62 anni", mentre per il sindacalista della Cgil Roberto Ghiselli, Quota 100 non deve essere messa in discussione oltre a provvedere alla resa strutturale dell'Ape Sociale.