I costi derivanti dal meccanismo della quota 100 sono troppo elevati. Ad affermarlo è l'economista e deputato Giuliano Cazzola ancora all'attacco della misura voluta dal Governo giallo-verde ed entrata in vigore nel 2019. Si continua a discutere, infatti, sulle misure in materia previdenziale da inserire nella nuova Legge di Stabilità e sulle possibili conferme degli interventi voluti dal precedente esecutivo.

Atteso per il 27 settembre il Def

Tuttora il dibattito è incentrato sulle misure previdenziali come il sistema delle quote e la proroga del regime sperimentale donna.

A fine mese, infatti, è attesa la nota di aggiornamento del nuovo Documento di Economia e Finanzia che dovrà quantificare le risorse economiche che l'esecutivo giallo-rosso dovrà mettere sul piatto per gli interventi della nuova Legge di Bilancio. Per il Governo Conte-bis, è già partito il conto alla rovescia visto che entro il 15 ottobre la bozza della manovra finanziaria dovrà essere pronta: servono circa 26 miliardi di euro, una cifra piuttosto alta e che non sarà abbastanza facile da reperire considerato anche il fatto che il deficit dovrà mantenersi intorno al 2%.

Al centro dei dibattiti, ancora Quota 100 e reddito di cittadinanza considerati due provvedimenti costosi ed iniqui. "Hanno fallito nei loro obiettivi: creare occupazione tramite l'effetto sostituzione anziani/giovani e debellare la povertà, ma non sono riusciti nemmeno ad interessare di tanto le platee a cui erano rivolte", ha spiegato l'economista del Gruppo Misto Giuliano Cazzola.

Nonostante, ci sia stata la conferma delle misure da parte del ministro del Lavoro Nunzia Catalfo e del ministro del Tesoro Roberto Gualtieri; infatti, per Cazzola resta un problema da risolvere visto che il sistema delle quote voluto dalla Lega costerà circa 63 miliardi di euro tra il 2019 ed il 2036. Inoltre, stando a quanto affermato dalla Fondazione Studi del consulenti del lavoro, solo il 37% dei pensionati con Quota 100 potrebbe essere sostituito dagli under trentenni.

Probabile conferma dell'Opzione Donna

Lo stesso Cazzola, ha ribadito la necessità di intervenire sulla Quota 100 in quanto ad essere privilegiati sono maggiormente i lavoratori maschi residenti al Nord. Cosa assai diversa, invece, per quanto riguarda il regime sperimentale donna sul quale sarebbe già pronta una proroga oltre il 31 dicembre 2019 da inserire nella nuova Legge di Bilancio.

"Lavoreremo in questa direzione con uno spirito di leale collaborazione e con grande senso di responsabilità", ha spiegato l'onorevole Maria Pallini.

Intanto, si attende la nota di aggiornamento del Def che dovrebbe arrivare entro giorno 27 settembre volta a quantificare le risorse finanziarie da destinare alla manovra 2020. Stando a quanto riporta il quotidiano "La Repubblica", circa 11 miliardi di euro potrebbero essere concessi dalla Commissione Europea che andranno a coprire parzialmente i 26 miliardi che il Governo dovrà trovare i temi fondamentali.