Dalla conferma di Quota 100 alla proroga di Opzione donna passando per l’istituzione della Quota 41, la misura tanto attesa dai lavoratori precoci: questa la ricetta sulla riforma delle Pensioni della Uil, che incalza sin da subito il nuovo governo giallorosso guidato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte in vista della discussione sulla legge di Bilancio 2020 che potrebbe contenere altre importanti novità sul fronte previdenziale o, comunque, modifiche ai provvedimenti già messi in campo dal precedente esecutivo gialloverde di cui si parla insistentemente nelle ultime ore.

"Si deve stabilire – dichiara in una nota il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti - che 41 anni di contributi sono sufficienti per andare in pensione a prescindere – ha sottolineato - dall'età”. Sarebbe una risposta importante, tanto attesa, per migliaia di lavoratori precoci beffati, così come gli esodati, dalla legge Fornero.

Pensioni, da Opzione donna a Quota 41: le proposte della Uil

Dunque la Quota 41, quella già inserita nel contratto di governo M5s – Lega e tanto caldeggiata in questi mesi dal leader della Lega Matteo Salvini, ormai da tempo impegnato sul fronte del superamento della legge Fornero varata nel 2011 dall’esecutivo guidato dall’ex premier Mario Monti e sostenuto in Parlamento da una maggioranza di larghe intese che andava da Forza Italia al Partito democratico.

"Il nuovo governo – ha sottolineato il rappresentante sindacale della Uil - deve continuare a cambiare la legge Fornero sulle pensioni”. Le proposte che arrivano da più parti vanno tutte verso l’introduzione di nuovi elementi di flessibilità in uscita dal lavoro verso nuove forme di pensione anticipata. Operazione che potrebbe favorire anche la creazione di nuovi posti di lavoro per i giovani così come sta avvenendo con la Quota 100, secondo i dati diffusi nelle scorse settimane dal presidente dell’Inps Pasquale Tridico.

La Uil chiede al governo confronto con i sindacati sulle pensioni

“Dopo Ape sociale e Quota 100, che vanno confermate – ha proseguito Domenico Proietti - è necessario garantire una flessibilità per tutti i lavoratori tra i 62 e i 63 anni". Tra le richieste che arrivano dalla Uil ma anche da altri sindacati, associazioni e gruppi Facebook, la proroga del regime sperimentale di Opzione donna e la valorizzazione del lavoro di cura e della maternità ai fini pensionistici.

“Bisogna prorogare Opzione donna e – si legge nella nota del segretario confederale della Uil - valorizzare ai fini previdenziali il lavoro di cura e la maternità”. Il sindacalista sollecita il governo M5s – Pd ad aprire un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali "per trovare utili soluzioni – si legge nella nota - per i lavoratori e per il Paese".