È finalmente quasi giunto al termine il conto alla rovescia relativo alla pubblicazione dei bandi di concorso per le assunzioni presso l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale e gli Atenei Universitari italiani. Nello specifico, tra novembre e dicembre saranno erogati bandi per la selezione, con successiva assunzione, di ben 4.313 unità, le quali saranno così ripartite:

  • 1869 assunzioni all'Inps;
  • 2444 assunzioni presso le Università del nostro Paese.

Maxi concorso all'Inps

È ormai quasi terminata l'attesa per l'uscita del bando di concorso Inps, annunciata dal presidente Tridico la scorsa estate e prevista per il mese di novembre.

Come prevedibile, si tratta di uno dei bandi di concorso più attesi del 2019, considerando che porterà all'assunzione di 1869 figure: questo bando rientra in uno specifico piano di assunzioni, elaborato dalle forze politiche, che nel biennio 2019/2020 dovrebbe condurre al reclutamento di circa cinquemila unità.

Ovviamente, per avere informazioni più dettagliate sui requisiti di partecipazione e sulle modalità di selezione, si dovrà attendere ancora qualche giorno: con la pubblicazione del bando, infatti, si potranno conoscere nel dettaglio quali sono nello specifico le figure ricercate e con che tipo di contratto verranno assunti i candidati selezionati. È quasi certo che parte delle assunzioni saranno funzionali ad incrementare l'organico del settore sanitario e legale: si parla di quaranta medici per l'area sanitaria e quindici avvocati per l'area legale.

Nuovo bando per le Università Italiane

A partire dal prossimo primo dicembre, invece, gli atenei italiani saranno ufficialmente svincolati dallo stop dei bandi di concorso, il quale era stato loro imposto dalla Legge di Bilancio 2019. In questo modo, i vari atenei potranno bandire nuovi concorsi funzionali all'assunzione di 2444 unità totali, le quali verranno adeguatamente suddivise fra docenti ordinari, ricercatori e associati.

Le assunzioni che ciascuna università potrà operare, ovviamente, sono regolate da due appositi provvedimenti, attraverso cui è stato stabilito come suddividere le duemilaquattrocento risorse nei vari atenei: il maggior numero di entrate è stato assegnato all'università La Sapienza di Roma, all'università Alma Mater di Bologna e all'università Federico II di Napoli.

A partire dal 1 dicembre, dunque, le Università italiane saranno nuovamente libere di emettere nuovi bandi di concorso: i bandi per docenti, saranno rivolti a tutti coloro che già possiedono una valida abilitazione ed hanno alle spalle un certo numero di pubblicazioni scientifiche.