Ancora scontri e polemiche nella maggioranza di governo sulla riforma delle Pensioni e sulla legge di Bilancio 2020 che ha cominciato il suo iter parlamentare al Senato della Repubblica.
Ad agitare le acque è il leader di Italia Viva Matteo Renzi che ha già annunciato nei giorni scorsi la presentazione di un emendamento per abolire la pensione anticipata a 62 anni con 38 anni di contributi che, insieme al reddito di cittadinanza, è una delle misure simbolo del precedente esecutivo gialloverde.
Pensioni, Italia Viva contro la Quota 100
L’ex premier non usa mezzi termini: "Quota 100 – ha detto ieri alla presentazione di un libro all’istituto Sturzo di Roma - è la summa di tutti i mali”.
Una misura molto costosa e per poche persone, secondo il leader di Italia Viva che in questi giorni in ogni occasione ha criticato duramente questa nuova formula previdenziale che entro il 2019 dovrebbe consentire complessivamente a 200mila lavoratori – secondo le previsioni dell’Inps - di accedere al trattamento previdenziale 5 anni prima rispetto a quanto prevede attualmente la legge Fornero: 67 anni di età e 20 di contributi. “Venti miliardi in tre anni buttati via così – ha detto il senatore Renzi - è un'assurdità". Durante la campagna elettorale per le elezioni Politiche del 2018 Renzi, allora segretario del Partito Democratico, era stato l’unico leader politico che non ha promesso modifiche alla legge Fornero, anzi diceva apertamente che non l’avrebbe cambiata in caso di vittoria.
‘Venti miliardi in tre anni buttati via così’
La sua posizione sembra dunque adesso coerente con quanto espresso in campagna elettorale, ma non con la linea del nuovo governo e della maggioranza di cui Italia Viva fa parte, intenzionata invece a confermare la sperimentazione triennale della Quota 100. Ma i renziani non sembrano intenzionati a fare passi indietro e condurranno una battaglia in Parlamento durante l’esame della legge di Bilancio 2020, come hanno del resto annunciato in questi giorni diversi parlamentari di Italia Viva e anche il ministro per le Politiche agricole e alimentari Teresa Bellanova.
Renzi ieri ha sottolineato: “Mi pare assurdo dare 20 miliardi per 120mila persone, come mi risulta, ma anche se si arrivasse a 200mila"
Intanto, le richieste di pensionamento con Quota 100 presentante all’Inps fino al 30 giugno scorso sono state 154.114. Secondo i dati contenuti nel rendiconto sociale del 2018 dell’Istituto nazionale per la previdenza sociale, attualmente guidato da Pasquale Tridico, non tenendo in considerazione le quasi 50mila istanze presentati da dipendenti pubblici, le domande accolte arrivano 94.777, cifra pari al 91,3 %.