Renziani a parte, la maggioranza è compatta sulla prosecuzione della sperimentazione delle Pensioni anticipate con la Quota 100, una delle misure simbolo, insieme al reddito di cittadinanza, del precedente governo gialloverde. A ribadirlo oggi, replicando al leader di Italia Viva Matteo Renzi che ha annunciato la presentazione di un emendamento per l’abrogazione della Quota 100, è anche il leader del Movimento 5 stelle Luigi Di Maio. Nonostante le divergenze di vedute con Italia Viva, nella maggioranza ci dovrebbero comunque essere i numeri per il varo della legge di Bilancio 2020.
"Il parlamento è sovrano – ha detto Luigi Di Maio oggi dal cantiere della Terni-Rieti - e deciderà cosa fare della legge di Bilancio”.
Legge di Bilancio 2020, su Quota 100 posizioni diverse nella maggioranza
La manovra economica e finanziaria per il 2020, che la prossima settimana dovrebbe essere all’esame del Parlamento, “contiene meno tasse”, ha sottolineato il leader del Movimento 5 stelle confidando anche in miglioramenti sul fronte della riduzione della pressione fiscale durante l’esame parlamentare. “In Parlamento – ha proseguito il ministro degli Esteri - potremo migliorarla ancora come forze politiche”. Sulle pensioni anticipate a 62 anni con 38 anni di anzianità contributiva non c’è nessun margine di trattativa per l’abolizione, la misura viene confermata così com’è per il triennio della sperimentazione, poi si vedrà.
Al momento, l’ipotesi che sembra prevalere per il futuro, è la cancellazione della Quota 100 ma comunque l’introduzione di nuovi elementi di flessibilità in uscita che consentano di accedere al trattamento previdenziale, seppur in alcuni casi, un po’ prima dei 67 anni più 20 di contributi attualmente previsti dalla tanto chiacchierata legge Fornero.
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio replica all’ex premier Matteo Renzi
“Non ci sono voti in Parlamento – ha detto Di Maio parlando dell’emendamento su Quota 100 annunciato da Italia Viva - e nessun margine per cambiarla”. La pensione anticipata a 62 anni con 38 anni di contributi, chiesta già da oltre 190mila persone, è stata introdotta con lo scopo di consentire ai lavoratori che ne avessero i requisiti di poter superare le legge previdenziale varata nel 2011 dal Governo Monti con il sostegno della maggioranza parlamentare di larghe intese che andava dal Partito democratico a Forza Italia.
“Quota 100 – ha sottolineato oggi il capo politico del Movimento 5 stelle - serviva a superare la legge Fornero. Se Renzi e Italia viva sono nostalgici della Fornero – ha aggiunto Di Maio - lo dicano pubblicamente, ma non avranno comunque – ha specificato - i voti in Parlamento".