La Quota 100, che troverà conferma nella legge di Bilancio 2020, continua ad animare il dibattito sulla riforma delle Pensioni. A fornire i nuovi dati sulla pensione anticipata a 62 anni con 38 anni di contributi è ancora una volta il presidente dell’Inps Pasquale Tridico. Dati che seguono il trend iniziale: ovvero meno richieste di pensionamento rispetto a quelle che erano state originariamente previste e dunque meno risorse spese rispetto a quelle effettivamente stanziate dal precedente governo gialloverde con la manovra economica e finanziaria dell’anno scorso.
Pensioni anticipate, i dati dell’Inps su Quota 100
“Quota 100 – ha detto il presidente nazionale dell’Inps ieri a margine di un convegno a Cagliari - è una misura sperimentale, temporanea e proprio per questo – ha sottolineato - è sostenibile”. Anche perché quella che insieme al reddito di cittadinanza rappresenta una delle misure simbolo del precedente esecutivo M5s – Lega “sta avendo un tasso di adesione – ha specificato Tridico - molto più basso delle attese”. Complessivamente le richieste di pensionamento con Quota 100 arrivate all’Istituto nazionale per la previdenza nazionale sono quasi 200mila, quelle già liquidate sono circa 130mila, secondo i dati aggiornati forniti dal presidente dell’Inps ieri a margine dell’incontro di presentazione del Rendiconto sociale dell’Inps della Sardegna per il biennio 2017-2018.
Pasquale Tridico: ‘Adesioni Quota 100 sotto le attese’
Ciò significa che i numeri sono di gran lunga inferiori a quelli previsti all’inizio, ovvero circa 300mila pensionamenti. Ammonta a 1,5miliardi il risparmio stimato per quest’anno e a 2,5miliardi quello previsto per l’anno prossimo. Nel triennio 2019/2021 la spesa previdenziale totale prevista per la Quota 100 si attesta su circa 20miliardi, ma secondo le previsioni dell’Inps si risparmieranno complessivamente almeno sei o sette miliardi se il tasso di adesione continuerà ad essere così basso.
Il tasso di adesione è inferiore a quello previsto di circa il 60%.
Il presidente dell’Inps rilancia la formula Quota 41
Il presidente dell’Inps ha parlato anche di un’altra formula previdenziale attesa da migliaia di lavoratori e non prevista neanche quest’anno della legge di Bilancio al vaglio del Parlamento con più di 4.500 emendamenti.
"Quota 41 – ha detto Tridico – è certamente un'opzione, ma non mi piacciono – ha aggiunto - le quote strettamente rigide. Dovrebbe essere affiancata – ha specificato il presidente dell’Inps parlando della Quota 41 - a coefficienti di gravosità di lavoro, in modo da prevedere delle uscite flessibili per tutti”.