L'Esecutivo Pd-Cinque Stelle ha varato le linee guida per la prossima Manovra economica, la quale prevede anche la rivalutazione delle Pensioni fino a 4 volte il minimo. Per cui, chi prende una cifra fino a 2.029 euro al mese, si vedrà un aumento del proprio assegno. Il tutto dovrebbe partire già dal prossimo anno, ma nelle scorse ore, i sindacati, e in particolare la Cgil, hanno fatto sentire tutto il loro disappunto per questa rivalutazione. Secondo Ivan Pedretti, leader dei pensionati di Cgil, l'aumento previsto dal Governo non sarebbe che di circa 3 euro l'anno, una cifra residua che pare davvero un'elemosina.
In sostanza, sempre secondo Pedretti, ci sarebbe un aumento di soli 0,25 centesimi al mese.
Pedretti: 'C'è bisogno di altro'
Lo stesso sindacalista è dell'avviso che c'è bisogno di molto altro affinché le pensioni siano rivalutate davvero a dovere. L'aumento infatti dovrebbe riguardare anche quelle pensioni tra le sei e le sette volte il minimo, ovvero quelle che si aggirano intorno alla cifra dei 3.044 euro. Secondo i sindacati c'è bisogno anche di allargare la quattordicesima anche a chi prende tra i 1.000 e 1.500 euro al mese. Sarebbe quindi troppo esigua l'attuale misura varata dall'Esecutivo, la quale dovrebbe coinvolgere oltre 2 milioni di persone in tutto lo stivale. Proprio negli ultimi sette anni si sarebbe verificato il blocco delle perequazioni e, per questo motivo, tutti i pensionati italiani hanno lasciato allo Stato ben 44 miliardi di euro.
Secondo quanto riferisce la testata giornalistica online, Huffington Post, i pensionati che prendono tra i 1.522 euro e i 2.029 euro guadagneranno circa 79 euro all'anno. Proprio questi ultimi saranno quelli che vedranno nei loro assegni un leggero incremento.
Manifestazione il 16 novembre
Per esprimere tutto il loro disappunto, Spi-Cgil ha indetto una manifestazione per il prossimo 16 novembre, quindi tra poco più di due settimane.
Obiettivo dei sindacalisti, ma anche dei pensionati, è quello di far capire all'Esecutivo che le misure adottate sarebbero quindi insufficienti, benché comunque sia previsto un minimo aumento del reddito pensionistico. Già da tempo il Governo ha annunciato che in Manovra si sarebbe dato spazio al lavoro, ma anche e soprattutto alle pensioni, le quali avevano bisogno di una rivalutazione.
L'Esecutivo comunque difende quanto deciso a spada tratta, e nelle scorse ore lo stesso Premier, Giuseppe Conte, ha riferito che la Manovra in questione non è di sole tasse, come qualcuno vorrebbe far credere. Le opposizioni invece parlano di un Governo troppo pesante, e si scagliano proprio contro la nuova Legge di Bilancio.