L’Associazione Nazionale degli Architetti e degli Ingegneri Professionisti parla di atto discriminatorio nei confronti dei loro iscritti, ritenendo poco plausibile e sensata questa decisione da parte del MEF. L’invio di una missiva da parte di Federarchitetti, per il momento, ha cercato di bloccare tutto l’iter già in corso.
Accordo INVIMIT e CNGeGL: per Federarchitetti è una palese discriminazione
Ma facciamo un passo indietro per spiegare in concreto cosa c’è alla base di questo accordo. Recentemente la società pubblica INVIMIT, azienda partecipata al 100 per cento dal Ministero dell’Economia e Finanza, ha siglato un accordo con il Consiglio Nazionale dei Geometri e dei Geometri in possesso di Laurea.
In questa intesa viene stabilito che solo ai Geometri possano essere affidati gli incarichi di ‘Manager’ per la valorizzazione degli immobili pubblici gestiti dalla stessa INVIMIT. Insomma, un patrimonio immobiliare pubblico immane, gestito interamente da questa figura professionale, ovvero i geometri (anche quelli laureati) ed escludendo de facto tutte le altre figure tecniche equipollenti.
La notizia dell’accordo tra il MEF e il Direttivo dei Geometri è stata ritenuta dalla Federarchitetti come un vero e proprio affronto nei confronti dell’intera categoria professionale. In pochi giorni la stessa Associazione dei tecnici Professionisti italiani ha ritenuto indispensabile inviare alla società pubblica partecipata un atto formale (una lettera) in cui si precisano i dissensi nei confronti di quell'accordo, chiedendo di rivedere lo stesso in quanto fortemente “ingiusto e discriminante nei confronti delle altre professioni tecniche”.
A seguito delle richieste contenute nella missiva, la INVIMIT ha invitato Federarchitetti ad un incontro chiarificatorio sul delicato argomento. Incontro che effettivamente si è tenuto nei giorni scorsi.
Una lettera di Federarchitetti interrompe tutto l'iter degli affidamenti d'incarico ai geometri Manager
Da quello che si è appreso, le parti dopo aver ampiamente discusso sugli elementi che hanno provocato una reazione così dura di Federarchitetti, hanno deciso di stoppare tutto l’iter burocratico attualmente in corso, in attesa di individuare quanto prima tutte le soluzioni condivise volte al coinvolgimento degli architetti e degli ingegneri italiani negli affidamenti degli incarichi, in ragione delle specifiche competenze loro assoggettate.
Ovviamente il campo sarà allargato a tutti gli altri soggetti appartenenti alle libere professioni tecniche e non solo, quindi ai geometri, laureati e non.
In sostanza, si è giunti a questo punto in quanto la stessa Presidenza INVIMIT, avendo preso atto delle giuste osservazioni scritte nero su bianco all’interno della lettera inviata dall’Associazione dei Tecnici Professionisti, ha ritenuto fondate le lamentale e le osservazioni ampiamente illustrate nell'esposto anzidetto.