Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in un'intervista pubblicata oggi sul Corriere della Sera è tornato a parlare di riforma delle Pensioni, uno dei temi in primo piano nel dibattito politico, economico e sindacale. "Quota 100 – ha detto il premier - è una misura che abbiamo confermato, ma in vista della scadenza – ha sottolineato - torneremo a confrontarci per assumere le decisioni più opportune”. Per la sperimentazione della misura che consente l’accesso alla pensione anticipata a 62 anni con 38 anni di contributi è prevista la durata dei tre anni, quindi andrà in scadenza alla fine del 2021 e al momento non sono previste proroghe né, tantomeno, stabilizzazioni, come ha ribadito nei giorni scorsi il sottosegretario all’Economia e Finanze Pier Paolo Baretta sulla scia delle precedenti dichiarazioni del titolare del Mef Roberto Gualtieri.

Pensioni, gli impegni del Governo Conte 2

Il percorso tracciato dal governo giallorosso è quello che va verso nuove misure che rendano più flessibile l’uscita dal lavoro e l’accesso alla pensione in anticipo rispetto all’età pensionabile attualmente prevista dalla legge Fornero (67 anni e almeno 20 anni di anzianità contributiva) che dovrebbe essere modificata. “Il ministro Catalfo è già al lavoro – ha detto Conte - per avviare un percorso organico di riforma della previdenza”. Proprio alcuni giorni fa il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Nunzia Catalfo ha annunciato la riapertura del tavolo di confronto tra il governo e i sindacati. Oggi il ministro ha comunicato la data dell’incontro ai microfoni di Radio 1 Rai: si terrà il 27 gennaio.

Il premier: il ministro Catalfo è già al lavoro

"Si costituirà un nucleo di esperti a livello nazionale – ha spiegato oggi la Catalfo - che si occuperà di accompagnare il superamento della legge Fornero". La nuova riforma previdenziale, ha fatto sapere l’esponente del governo, sarà il frutto di un “reale confronto” con le organizzazioni sindacali.

Nunzia Catalfo, del Movimento 5 stelle, al momento non intende esprimersi sulle diverse proposte già annunciate dalle organizzazioni sindacali più rappresentative (Cgil, Cisl e Uil). "Bisognerà decidere – ha sottolineato - sulla base dei dati”. Una maggiore flessibilità in uscita per il superamento della riforma Fornero è l’obiettivo da raggiungere, ha ribadito oggi il ministro ai microfoni di Radio 1 Rai.

Al lavoro sul dossier pensioni anche il premier: “Mi piacerebbe lavorare – ha detto Giuseppe Conte - alla distinzione tra lavori usuranti e lavori non usuranti per poi operare – ha specificato - una revisione dell’intero sistema pensionistico".