In arrivo con il decreto di aprile il Reddito di Emergenza (Rem): un bonus di 500 euro per i lavoratori che non sono coperti dagli ammortizzatori sociali e dagli attuali bonus previsti per l'emergenza sanitaria in atto. In caso di approvazione di tale misura, il beneficio sarà erogato per due mesi, aprile e maggio, per supportare le fasce lavorative in difficoltà che rischiano di rimanere senza reddito per la crisi economica innescata dal Coronavirus. In questa categoria rientrerebbero i lavoratori in 'nero', cioè senza regolare assunzione, tra cui i lavoratori domestici, come colf, babysitter e badanti che non godono di versamenti contributivi.

"Si può provare ad attuare la misura del Reddito di Emergenza per supportare i lavoratori che hanno una soglia di reddito molto bassa", ha dichiarato la Sottosegretaria del Lavoro Francesca Puglisi. Per l'attuazione di questa misura sarebbe necessario, secondo i primi calcoli tecnici, un fondo di 3 miliardi di euro. Si sta ipotizzando anche di estendere per queste categorie il reddito di ultima istanza, cioè il bonus di 600 euro per professionisti iscritti all'Albo e per alcune categorie di stagionali, lavoratori agricoli e dello spettacolo.

Probabile Cassa Integrazione per i regolari

Per i circa 860 milioni di lavoratori domestici regolari, attualmente si sta parlando anche di Cassa Integrazione in deroga semplificata che vedrebbe l'estendersi delle tutele anche nei casi di malattia e quarantena, sempre per i mesi di aprile e maggio.

La Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo ha spiegato, qualche giorno fa, che i datori di lavoro hanno anche la possibilità di sospendere i versamenti previdenziali e assistenziali.

L'incontro tra Catalfo e i sindacati

L'ipotesi di attuare la Cassa Integrazione per queste categorie di lavoratori è stata riportata nel corso di una videoconferenza tra la Ministra del Lavoro e gli esponenti sindacali di Filcams, Fisascat, Uiltucs, Federcof, e i sindacati dei datori di lavoro Fidaldo e Domina.

"Nel mese scorso pare che non ci sia stato un aumento dei lavoratori licenziati - ha spiegato Lorenzo Gasparrini, Segretario di Domina - alcuni contratti sono stati soltanto sospesi. La nostra richiesta è che questi lavoratori riescano ad accedere agli ammortizzatori sociali e che le famiglie usufruiscano della deducibilità degli stipendi, in modo tale che venga a galla anche il lavoro nero".

Gasparrini porta alla luce anche il caso della regione Sardegna che ha adottato la misura del bonus di 600 euro per aiutare i lavoratori domestici. "Occorre anche considerare - precisa il Segretario - che il 71% di colf e badanti sono straniere e bisogna allungare le scadenze dei loro permessi di soggiorno".

Nel decreto al vaglio dopo le festività pasquali saranno confermati anche gli aiuti attuali, la Cassa Integrazione d'emergenza e il bonus di 600 euro per gli autonomi, che da aprile potrebbe salire a 800 euro.