La Turris sembrava ormai destinata a dire addio al campionato Serie C. Con il termine fissato per il pagamento di stipendi e contributi, la situazione finanziaria del club appariva irrimediabilmente compromessa. Nonostante i conti bloccati dai pignoramenti e una liquidità quasi inesistente, il club ha trovato nella serata del 17 febbraio una via di uscita all’ultimo momento, ma il futuro resta incerto. Il pagamento dei debiti ha evitato la radiazione, in attesa del giudizio della Covisoc, ma la squadra potrebbe subire una pesante penalizzazione in classifica.
Turris, ultimo sforzo per evitare la radiazione
Alla vigilia della scadenza per il pagamento degli emolumenti e dei contributi, la Turris si trovava in una situazione disperata. Il club non riusciva ad accedere ai fondi necessari per saldare i debiti, a causa dei pignoramenti che bloccavano i conti societari. Solo una violazione delle regole avrebbe potuto salvare la squadra: il pagamento da un conto diverso da quello ufficiale, una soluzione che, sebbene rischiosa, avrebbe evitato l'esclusione dal campionato senza mettere la squadra al riparo da un'altra penalizzazione.
Un colpo di scena inatteso
Nella serata del 17 febbraio, però, è arrivata una notizia sorprendente: la Turris sarebbe riuscita a effettuare il pagamento necessario per evitare la radiazione.
La società avrebbe informato alcuni tesserati del regolare pagamento degli stipendi e dei contributi relativi ai mesi di settembre e ottobre, cruciali per non incorrere nell’esclusione. La notizia, se confermata, sarebbe una vittoria in extremis per la società, anche se il futuro rimane incerto. Nonostante l’apparente salvezza, il club rischia una penalizzazione in classifica, che potrebbe compromettere ulteriormente la stagione.
La vicenda resta avvolta nell’incertezza, in attesa di una verifica ufficiale da parte della Covisoc.
Il futuro della Turris resta in bilico
La suspense continua a regnare in casa Turris, dove la situazione finanziaria è tutt’altro che risolta. I tifosi, che avevano sperato in un cambiamento radicale della gestione, si trovano ancora una volta con il fiato sospeso.
Non è la prima volta che la società ha fatto promesse che poi sono state smentite dai controlli federali, come sottolineato dalle motivazioni dell’ultima penalizzazione. L’invio del modello F24 non basta a garantire il regolare pagamento, e ora sarà la Covisoc a dover verificare la validità dell’operazione. Per ora, la Turris ha evitato la radiazione, ma la sua posizione resta precaria, con i tifosi che si chiedono quanto ancora potranno tollerare una situazione che sembra non finire mai.