In corso d'esame da parte del Ministero del Lavoro c'è una Cassa Integrazione semplificata per colf e badanti che hanno dovuto sospendere la propria attività per l'emergenza Coronavirus in atto. Agli 860 mila collaboratori domestici in questione spetterebbe un'indennità che va dalle 400 alle 600 euro, in quanto essi sono rimasti al di fuori delle misure previste dal decreto Cura Italia. Si tratterebbe di una sorta di Cassa Integrazione in deroga che erogherebbe al lavoratore un'indennità commisurata all'orario stabilito da contratto con il proprio, o i propri datori di lavoro e alle ore effettive lavorate da questo mese.

Sulla base dei dati raccolti dagli esperti in materia, la maggior parte di colf e badanti percepisce 400 euro in caso di contratti a tempo pieno e 200 in quelli part-time.

L'incontro tra i sindacati e la Ministra Catalfo

Alcuni sindacati hanno riportato alla Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, il problema dei lavoratori e dei datori di lavoro inerenti alla "cura e all'assistenza familiare". Nel corso di una videoconferenza tra le parti, il Segretario Generale di Domina, Lorenzo Gasparrini ha spiegato: "Se si estendesse la Cassa Integrazione in deroga ai collaboratori familiari, si eviterebbe che queste categorie restino senza lavoro. Inoltre, si aiuterebbero anche quelle famiglie che stanno continuando a pagare colf e badanti per un lavoro domestico che in realtà non hanno prestato in questo periodo".

Secondo Gasparrini, sono tante le famiglie che si sono viste costrette a versare lo stipendio ai propri collaboratori, nonostante l'impossibilità attuale di farli lavorare nelle proprie abitazioni. Lo stesso Segretario riporta anche il caso della regione sarda che ha previsto un bonus fino a 600 euro per i lavoratori in questione.

Altre Regioni sarebbero pronte a fare lo stesso, ma poi si trovano dinanzi ad una mancanza normativa: il lavoro domestico non è tutelato nel decreto Cura Italia.

Le prerogative della Ministra del Lavoro

Nunzia Catalfo ha preso un impegno con tutti i sindacati Cgil, Cisl, Uil e con le associazioni datoriali: "Nel prossimo decreto ci sarà un ammortizzatore sociale per i lavoratori domestici che li tutelerà anche nei casi di malattie e quarantena.

Comunque, a partire dalla giornata odierna, le famiglie che hanno colf o badanti al loro servizio, possono godere della sospensione del versamento contributivo, così come previsto dal decreto Cura Italia".

L'ipotesi che colf e badanti non assunti possano beneficiare del Rem

Nel Reddito di Emergenza previsto per aprile, potrebbe rientrare anche una platea di 1,2 milioni di collaboratori domestici 'in nero', ovvero senza regolare assunzione. Il Rem è la misura atta ad aiutare economicamente 3 milioni di italiani che non possono beneficiare di altri ammortizzatori sociali, prevista con il decreto di aprile.