È stata stipulata un'intesa tra Inps e Abi (Associazione Nazionale Bancaria) per rendere più semplice e più veloce l'erogazione della Cassa Integrazione Guadagni (Cig). Tutte le informazioni in merito sono descritte nel messaggio 1508 del 6 aprile, disponibile sul portale dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. Tale accordo prevede che non venga più richiesta ai beneficiari la compilazione del modulo SR41, così da abbreviare i tempi per percepire tali ammortizzatori sociali.

La nuova procedura semplificata

A partire da aprile, non servirà più che l'Iban sia convalidato dalla banca o dalla Posta e poi trasmesso all'Inps.

Bensì, sarà compito dell'Istituto controllare con gli istituti di credito che le informazioni trasmesse sulle coordinate Iban del beneficiario siano corrette.

C'è stata anche una variazione del modello telematico con cui le imprese inoltrano i dati dei propri dipendenti ai fini dell'erogazione delle misure di sostegno al reddito. La procedura è stata così semplificata : non occorre più la compilazione dei quadri D e E, come anche quella sulle informazioni inerenti lo stato civile, il titolo di studio o le eventuali attività socialmente utili effettuate, perché questi sono dei dati che l'Inps ha già a disposizione. Inoltre si potranno effettuare più pagamenti nello stesso giorno, avviando la selezione per gruppi omogenei, con o senza la causale 'Covid-19'.

Le indicazioni Inps per fare richiesta della cassa integrazione del decreto Cura Italia

La Cassa Integrazione in Deroga, come da disposizioni Inps, deve essere richiesta alle Regioni. Infatti nella legge Cura Italia è riportato: "Le Regioni hanno la possibilità di elaborare le erogazioni della Cid spettante per non più di nove settimane per i datori di lavoro del settore privato, con inclusione di agricoltori, pescatori e di quelli del terziario".

I decreti devono pervenire solamente dalle Regioni e tutte le altre domande aziendali che riportano il 'Flusso A' non saranno considerate valide, né saranno esaminate. Quando l'istruttoria sarà portata a termine, verrà emanato il provvedimento che autorizza l'erogazione dell'indennità, che sarà consultabile nel Fascicolo elettronico e notificato dal datore di lavoro.

A chi spetta la Cassa Integrazione

La Cassa Integrazione Guadagni è un ammortizzatore sociale che interviene nei casi di crisi temporanea dell'impresa. In assenza di una prestazione di lavoro viene comunque garantito il posto e un'indennità pari al 75% della retribuzione, con un tetto massimo di 1.400 euro. Per molte aziende si tratta dell'ultima spiaggia per evitare il licenziamento del personale: un rischio molto concreto in caso di crisi economiche eccezionali, come quella innescata dall'emergenza Coronavirus in atto. In tempi ordinari, la Cassa Integrazione copre soltanto quelle imprese che ne finanziano i costi; in questa situazione, invece, al fine di evitare un impatto occupazionale drammatico è stata estesa a tutte le imprese per un periodo di due mesi.

Se non si dovesse risolvere l'attuale crisi economica, sarà poi necessario un intervento di proroga da parte del Governo. I rischi per i lavoratori sono talmente grandi che, anche a livello europeo si parla di sostegno alla Cassa Integrazione: la proposta è lo 'sure', cioè un fondo europeo da 100 miliardi per tutelare l'occupazione negli Stati membri e salvare il posto di lavoro di milioni di italiani e cittadini europei.