Ieri, nel corso di un'intervista a 'Fanpage' postata poi su Facebook, la Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo ha parlato della probabile introduzione di uno strumento straordinario per supportare le famiglie più colpite dalla crisi economica innescata dalla pandemia da Coronavirus in atto: il Rem. In particolare, Nunzia Catalfo ha dichiarato: "Va fatto un intervento nei confronti dei cittadini, quindi noi abbiamo pensato di introdurre uno strumento a tempo e l'abbiamo chiamato Reddito di Emergenza".

Il Rem, da quanto spiegato dalla Ministra, andrebbe da 400 a 600 euro, in base al numero dei componenti famigliari, fino ad un tetto massimo di 800 euro.

Sono tutte ipotesi al momento, in quanto il sussidio sarà probabilmente introdotto e definito con il decreto di aprile.

'Bisogna aiutare tutti coloro che sono in difficoltà'

In Italia ci sono 3,8 milioni di lavoratori irregolari, non assunti e l'intenzione della Ministra è quella di sostenere loro e tutti i disoccupati: "Innanzitutto il lavoro in nero va combattuto, sempre e in tutte le sue forme. Di fatto noi non sappiamo quanti siano questi lavoratori ma conosciamo il numero di quelli inattivi (persone che non sono alla ricerca di lavoro) e disoccupati. Ci siamo resi conto che c'è stato un alto numero di persone che si sono rivolte ai Comuni perché erano in grande difficoltà". Nunzia Catalfo ha manifestato così l'intenzione di aiutare, attraverso il Rem, tutte le persone che non sono coperte dagli ammortizzatori sociali o da altre misure e sussidi.

I possibili beneficiari del Reddito di Emergenza

Il Rem, ha spiegato la Ministra, sarebbe destinato a tutti coloro che si trovano, per vari motivi, in un momento di difficoltà. "Questa misura ci consentirebbe di supportare economicamente questa platea di persone - ha affermato Nunzia Catalfo - e darebbe la possibilità a tutti di essere coperti.

C'è la Cassa Integrazione, la Naspi, il Reddito di Cittadinanza e poi, nel caso in cui qualcuno si trovasse senza questi ultimi strumenti, interverrebbe il Reddito di Emergenza". Il sussidio in arrivo sarebbe temporaneo: Nunzia Catalfo ha previsto la possibilità di erogarlo per un paio di mesi.

La Ministra si pronuncia sulla Fase 2

"Si potrebbe ripartire il 4 maggio con delle aperture graduali su tutto il territorio nazionale - ha detto la Ministra in merito - Si deve utilizzare come base il protocollo della sicurezza che abbiamo sottoscritto come Governo, insieme alle parti sociali". Nunzia Catalfo ha sottolineato che bisogna cercare di riavviare le attività garantendo, però la sicurezza nei luoghi di lavoro, attraverso l'utilizzo dei dispositivi e l'ottemperanza della distanza di sicurezza, in correlazione ad un adeguato "piano di trasporti". Quest'ultimo fattore, a parere della Ministra, è importante in quanto consentirebbe al lavoratore di recarsi nel proprio posto di lavoro e di permanerci con sicurezza.

Come si prospetta il futuro sui luoghi di lavoro

La Ministra Catalfo ha annunciato che, probabilmente, l'ingresso dei dipendenti nelle aziende sarà scaglionato e che ci sarà un incontro con le parti sociali (aziende e sindacati) al fine di delineare per bene questo "percorso condiviso".

"Si dovranno rispettare le distanze stabilite dal Comitato Tecnico Scientifico (un metro) e sarà bene utilizzare i dispositivi di sicurezza come le mascherine e i guanti, più gel e scanner. Credo che usando tutti questi accorgimenti, insieme alla turnazione per evitare assembramenti, potremo pensare di tornare, tutto sommato alla normalità". Insomma, un'intervista propositiva e positiva per tutti coloro che si aspettano delle risposte e degli aiuti dal mondo della Politica.