In trenta giorni il Servizio Sanitario Nazionale (Ssn) ha reclutato più di 20 mila unità del settore sanitario tra dottori, infermieri ed altri operatori, al fine di far fronte all'emergenza Coronavirus ancora in atto nel paese. In un quadro di rafforzamento della nuova Politica, il prossimo decreto di aprile potrebbe addirittura prevedere l'assunzione di 5 mila infermieri che dovranno occuparsi delle cure domiciliari.
Le nuove unità sarebbero impegnate nell'assistenza domiciliare
Attualmente si sta assistendo ad una diminuzione del numero dei contagiati con un incremento importante però dei pazienti in isolamento domiciliare ma comunque in stato di necessità e assistenza.
Stando a quanto riportato da Il Sole 24 ore, il Ministero della Salute potrebbe così prevedere una nuova infornata di assunti, senza previo superamento di concorso, finalizzata a garantire la dovuta assistenza sanitaria ai pazienti all'interno delle proprie abitazioni. Prestando assistenza ai malati le cui condizioni non sono così gravi da richiedere ricoveri ospedalieri, si contribuirà inoltre a lottare ancora più attivamente contro la diffusione del Covid-19. Il bando sarà pubblicato con ogni probabilità nel prossimo decreto, con l'indicazione dei requisiti utili per l'assegnazione dei ruoli.
Le dichiarazioni del Ministro della Salute
"Assumere più personale sanitario ha costituito, dall'inizio dell'epidemia la nostra prerogativa assoluta.
Oggi, a un mese dal decreto la cifra di 20 mila assunzioni è stata raggiunta - ha dichiarato il Ministro Roberto Speranza, intervistato da 'Il Sole 24 Ore' - Ma non finisce qui. Nei provvedimenti che sono in cantiere, il personale verrà ampliato: si lavora per l'assunzione di 5 mila infermieri per assistere non solo i pazienti a casa malati di coronavirus, ma anche i soggetti più anziani e fragili.
Si tratta di una sanità dedita al lavoro che si presta attivamente alle famiglie". Più della metà dei contratti già stipulati è a tempo indeterminato; 6.802 persone sono state assunte a tempo determinato, ma con possibilità di proroga. Fino a ora, sono stati introdotti nella sanità più di 4 mila medici e 9,5 mila infermieri, più 5.700 tra Oss, farmacisti e tecnici di laboratorio.
Alcune Regioni, specialmente quelle più interessate dal Covid-19 hanno rafforzato maggiormente questo personale rispetto ad altre.
I precedenti tagli alla sanità pubblica
Questo è il perno delle polemiche di questi ultimi anni. Secondo i calcoli della Ragioneria di Stato, tra il 2009 e il 2017, il settore sanitario ha subito un taglio di più di 8 mila medici e 13 mila infermieri. Non solo l'Italia conta un numero minore di infermieri rispetto all'Europa Occidentale (eccetto la Spagna), ma il loro quantitativo è oltretutto inferiore alla media dell'Unione Europea. Tutto questo ha fatto arrivare l'Italia stessa 'impreparata dinanzi ad un virus inaspettato' ed è solo grazie all'abnegazione di medici ed infermieri che il paese sta fronteggiando l'emergenza.