Da inizio anno a fine marzo sono pervenute all'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale circa 30 mila richieste per pensione agevolata con quota 100, cioè per soggetti di 62 anni, con almeno 38 anni di contributi. Coloro che ne hanno fatto domanda sono per il 71% uomini. Si evince però che, rispetto allo scorso anno, il numero dei richiedenti si è ridotto di quasi la metà. Infatti, nel 2019, sono giunte all'Inps in media 20 mila domande al mese ed, analizzando il primo trimestre del 2020, è chiaro che il numero è in diminuzione nell'anno corrente.

Si tratta di un calo già previsto, dovuto alla minore convenienza, conseguente ad un maggiore peso del ricalcolo contributivo. Ma ora, questa situazione deve rapportarsi alla crisi economica innescata dall'emergenza Coronavirus in atto. Nell'anno 2019 sono arrivate all'Inps un totale di 229 mila domande e al 15 gennaio se ne contavano 150 mila con esito positivo. La maggior parte dei candidati della quota 100 nel 2019 era impegnato in attività lavorativa, il 13% di loro percepiva la disoccupazione, il 4% contribuiva volontariamente, mentre il 3% era in mobilità. C'è la possibilità che questi ultimi casi possano essere in aumento, alla fine di questo periodo di emergenza da coronavirus.

Il Covid-19 ora potrebbe stravolgere tutto

Nel momento in cui si supererà l'emergenza da Covid-19, coloro che hanno raggiunto i 62 anni d'età e i 38 di contributi, potrebbero scegliere di anticipare i tempi per la pensione. Si va incontro al fatto che, nell'ipotesi che più persone si possano ritrovare, nel momento in cui saranno riavviate le loro attività, di fronte ad imprese in deficit o in piena ristrutturazione, le domande per le Pensioni anticipate a quota 100 possano aumentare nuovamente.

Molta gente potrebbe arrivare alla conclusione che andar fuori dal mondo del lavoro per accedere all'assegno pensionistico sarebbe una delle soluzioni più plausibili. E c'è la possibilità che queste categorie possano approfittare delle condizioni agevolate per uscire dalle situazioni che si sono venute a creare.

Pensioni anticipate Pubblica Amministrazione

Tra le richieste in corso d'esame, ce ne sono più di 12 mila che, in caso di accettazione, comporterebbero il pensionamento a partire dal mese di aprile. È possibile fare dei pronostici per il mese di settembre per quanto concerne i dipendenti della Pubblica Amministrazione: si arriverebbe a più di 18 mila nuove istanze. L'Inps ha già accolto più di 50 mila domande di pensioni a quota 100, per quanto riguarda questi lavoratori (quelle scartate, ad oggi sono invece 6.503). Il fondo necessario per soddisfare le richieste ammonta, quest'anno a più di 8 miliardi di euro.