La settimana prossima dovrebbe essere quella giusta per l'approdo in Consiglio dei Ministri del 'decreto aprile' contenente le misure di sostegno a famiglie, lavoratori e imprese che continuano ad essere afflitte dalle difficoltà economiche causate dall'emergenza sanitaria in corso.

In attesa che il documento arrivi sul tavolo del CdM, alcune testate giornalistiche come Il Corriere della Sera o La Stampa hanno pubblicato la bozza del decreto con i relativi e probabili provvedimenti. Nel complesso, il testo dovrebbe essere formato da 44 norme di natura economica.

Tra queste ci sarebbe anche il Rem, ossia il reddito di emergenza.

Il reddito di emergenza dovrebbe avere durata trimestrale

Il reddito di emergenza dovrebbe essere essere rivolto a tutte quelle famiglie e persone singole che non sono rientrate nel decreto di marzo. Dalla bozza si evince che il bonus potrebbe raggiungere una cifra massima di 800 euro al mese per tre mensilità. Le domande dovrebbero essere presentate entro il 31 luglio.

La durata dovrebbe essere trimestrale a partire dal momento in cui verrebbe inviata l'istanza. La misura dovrebbe essere destinata a famiglie residenti sul territorio italiano con determinate caratteristiche reddituali e patrimoniali. I beneficiari del reddito di emergenza dovrebbero avere un patrimonio mobiliare (depositi, conti correnti, carte di credito e debito) inferiore a 10.000 euro, che andrebbe ad incrementarsi di 5.000 euro per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, ed entro un tetto massimo di 20.000 euro.

L'Isee, invece, dovrebbe essere inferiore alla soglia dei 15.000 euro.

Bonus Partite Iva e autonomi dovrebbe salire a 800 euro

Il testo dovrebbe prevedere la proroga di alcune misure già introdotte dal decreto Cura Italia. Innanzitutto, il bonus autonomi e Partite Iva verrebbe confermato e incrementato fino a 800 euro. Anche per stagionali, lavoratori agricoli e Co.co.co il sussidio di marzo dovrebbe essere presente nei nuovi provvedimenti.

È prevista una proroga di 18 settimane della cassa integrazione che, in tal modo, arriverebbe a scadenza il 31 ottobre. Anche il bonus baby sitting dovrebbe essere potenziato, salendo fino a 1.200 euro. Si va verso la conferma dello stop ai licenziamenti per altri tre mesi.

Nella bozza è stato inserito anche un altro provvedimento di natura fiscale che potrebbe riguardare le famiglie che in estete decideranno di far sì che i figli vadano nei centri estivi. In questo caso potrebbero usufruire di una detrazione fino a 300 euro. Questo beneficio dovrebbe scattare per i figli fino a 16 anni d'età e per nuclei familiari con redditi fino a 36.000 euro.