Il decreto Rilancio approvato in data 13 maggio dal Governo Conte, prevede una nuova tornata di assunzioni: in testa la Scuola con 16.000 professori, segue poi la salute con il reclutamento di 9.600 infermieri di famiglia e 600 assistenti sociali.

I 9600 infermieri da assumere nell'immediato

Potranno essere assunti con un contratto fino al 31 dicembre 2020 e le Regioni hanno la possibilità di reclutare, su loro discrezione, altre 10 mila figure tra camici bianchi e non solo. In realtà questi infermieri avrebbero dovuto esserci già da tempo e avrebbero di sicuro fatto la differenza nella gestione dell'emergenza da Coronavirus: li aveva previsti già il Patto per la Salute 2019-2021.

Quest'ultimo aveva stabilito l'assunzione di ben 21.400 camici bianchi (dei quali 3.487 solo in Lombardia) ed era stato concordato nella conferenza tra Stato e Regioni dello scorso anno. Esso sarebbe risultato utile non solo ai fini della cura dei malati di Covid-19, ma soprattutto per l'assistenza ai malati cronici, che in Italia ammontano a circa 24 milioni.

Di cosa si occupa l'infermiere di famiglia

Le cure domiciliari sono risultate 'preziose' in Regioni che le adoperano già da tempo, come il Friuli Venezia Giulia, in cui la gente ricorre sempre meno al pronto soccorso. Sia nel corso dell'emergenza che in via successiva, questa categoria di infermiere dovrà assistere nelle proprie abitazioni, i malati sottoposti a ventilazione artificiale o quelli costretti a sistemi di nutrizione a mezzo sondino (Peg) o dispositivo intravenoso.

E si occuperà anche dell'assistenza dei pazienti che portano il catetere vescicale o che sono nella fase terminale della malattia, o ancora di quelli che necessitano di medicazioni. L'infermiere domiciliare lavorerà anche in ambulatorio, aiutando a risolvere il problema preesistente della carenza del personale sanitario.

In arrivo anche 16.000 professori

Si allargano anche le cattedre a tempo indeterminato nel settore della scuola: ai tre concorsi già banditi in precedenza, si affiancano altre 16 mila figure. Metà di queste si andrà a sommare ai 37.736 mila posti delle selezioni ordinarie per infanzia e primaria e per medie e superiori, prevista per la fine del periodo estivo; l'altra metà, invece, andrà ad aggiungersi ai 24.000 del concorso straordinario che si terrà tra luglio e agosto.

Si tratta soprattutto di una scelta Politica volta a contrastare il blitz di Leu e parte del Partito Democratico, attraverso un emendamento al decreto Scuola al Senato, per l'assunzione immediata di 40.000 precari, basata soltanto sui titoli e su un colloquio che avverrà dopo l'assunzione.