La scorsa estate si sono chiusi i termini per inviare la propria candidatura per partecipare al maxi concorso al Comune di Roma, con il quale saranno selezionate 1.512 unità di personale: alla scadenza del termine stabilito nel bando di concorso, sono pervenute circa 180.000 richieste di partecipazione. Data l'enorme mole di domande, negli ultimi mesi è emerso il problema di individuare un luogo in cui effettuare le prove, anche in considerazione della particolare e difficile situazione socio-sanitaria causata dalla diffusione del coronavirus, che impone il rispetto di rigide disposizioni per garantire la sicurezza dei partecipanti.

Secondo quanto dichiarato dalla sindaca Virginia Raggi, il luogo ideale per lo svolgimento della procedura concorsuale sarebbe rappresentato dai teatri della capitale.

Preselezioni presso i teatri di Roma

A detta della sindaca di Roma, la scelta di effettuare le prove concorsuali presso i teatri non soltanto consentirebbe ai candidati di svolgere le prove in sicurezza, ma rappresenterebbe anche un'occasione di rinascita per questo settore. Secondo quanto affermato da Virginia Raggi, si tratterebbe di una soluzione che "rappresenta nuova linfa per i teatri stessi, un segnale di speranza e di vitalità che parte da Roma". L'augurio della sindaca è che le istituzioni culturali cittadine possano tornare il prima possibile a svolgere le proprie attività, fondamentali per l'intera comunità.

L'iniziativa è stata illustrata anche da Antonio De Santis, Assessore al Personale della giunta comunale, che mediante un post pubblicato sulla sua pagina Facebook ha spiegato l'intento di supportare le piccole realtà comunali che stanno vivendo un momento di crisi, come i teatri, anziché pagare ingenti somme per l'affitto di altri spazi.

Per questo motivo, "Roma Capitale userà una parte del suo patrimonio, attualmente inutilizzato a causa delle norme di contrasto alla pandemia, e a fronte di tale utilizzo sarà versato un contributo economico ai teatri".

Si inizierà con le preselezioni dei dirigenti

Le prove preselettive del "concorsone" funzionale al reclutamento di dirigenti, funzionari amministrativi, avvocati, agenti di polizia, assistenti sociali e informatici dovrebbero iniziare ad aprile.

Le prime preselezioni che saranno effettuate saranno quelle inerenti al profilo di dirigente, per le quali sono sopraggiunte 3.725 domande per 32 posti in palio: secondo quanto riportato anche dall'assessore De Santis, queste prove si svolgeranno naturalmente nel rispetto delle disposizioni governative che prevedono un massimo di 30 partecipanti per sessione.

La prova consisterà in un test composto da 60 domande a risposta multipla da effettuare in un'ora; quaranta domande avranno a oggetto quesiti di natura logico-matematica e critico-verbale, mentre altre 20 verteranno su materie di natura giuridica, indicate nel bando di concorso.