C’è anche il tema della riforma delle Pensioni tra le questioni poste dai partiti sul tavolo del confronto con il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi per la formazione del nuovo governo. Anche in questa delicatissima fase la questione previdenziale, con uno sguardo verso una maggiore flessibilità in uscita, rimane tra i temi in primo piano nel dibattito politico, economico e sindacati. Diversi gli interventi e le dichiarazioni che si susseguono in queste ore sul sistema pensionistico in considerazione della scadenza della sperimentazione di Quota 100 prevista il 31 dicembre 2021.

Domani, intanto, prendono il via gli incontri del premier incaricato con le parti sociali.

Pensioni, Pd: termine sperimentazione Quota 100 impone individuazione di altri istituti

A porre la questione delle pensioni - durante l’incontro con il premier incaricato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella a trovare la quadra per una nuova maggioranza parlamentare capace di sostenere un nuovo governo - è stato oggi il Partito democratico guidato dal segretario Nicola Zingaretti. "Il termine della sperimentazione di Quota 100 - si legge nel documento consegnato dai rappresentanti del Pd a Mario Draghi durante le consultazioni alla Camera - impone l’individuazione e l’estensione di altri istituti, tra cui – viene specificato nel testo - Opzione donna e Ape social".

Cesare Damiano e Luisa Gnecchi: il tema delle pensioni farà parte dell'agenda di Governo

Fanno sentire la loro voce anche gli ex parlamentari del Pd Cesare Damiano e Luisa Gnecchi, già ministro del Lavoro e consigliere Inail e Luisa Gnecchi, vice presidente dell’Inps. “Siamo convinti – dichiarano in una nota congiunta rilanciata dalle agenzie di stampa - che Quota 100 non si debba prolungare.

Occorre proporre un’alternativa. Per noi – aggiungono Cesare Damiano e Luisa Gnecchi - la soluzione è rendere strutturale l'Ape sociale”. I due ex parlamentari del Partito democratico si dicono fiduciosi sul fatto che il nascente Governo Draghi affronterà la questione previdenziale. “Siamo convinti che il tema delle pensioni – hanno affermato - farà parte dell'agenda di governo".

Pensioni, Furlan (Cisl) a Draghi: trovare soluzioni praticabili per evitare scalone di 5 anni

E in vista dell’incontro di domani tra i sindacati e il premier incaricato è intervenuta oggi anche la segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan. "Quota 100 – ha detto la leader della Cisl anticipando quanto dirà al presidente del Consiglio incaricato - è uno dei pochi strumenti di flessibilità pensionistica. Non è il momento – ha sottolineato - di parlare per slogan. Bisogna trovare soluzioni praticabili – ha aggiunto la Furlan - per evitare uno scalone di cinque anni o nuovi esodati". "Una flessibilità ragionata in uscita" è quella che propone la Uil sulle pensioni come ha detto il segretario generale del sindacato Pierpaolo Bombardieri il quale ha ricordato oggi di aver già proposto all’esecutivo e alle forze parlamentari di "quantificare quali sono le risorse destinate all'assistenza e quali alla previdenza”.

Pensioni, Bombardieri (Uil): chiediamo di verificare i lavori gravosi e il lavoro delle donne

Vengono sollecitate modifiche alla riforma delle pensioni varata nel 2011 dal Governo Monti sostenuto in parlamento da una maggioranza di larghe intese che andava dal Partito democratico a Forza Italia. "C'è un errore di fondo – ha detto Bombardieri - nella legge Fornero: trattare tutti i lavoratori e il lavoro allo stesso modo. Abbiamo chiesto – ha aggiunto - di verificare i lavori gravosi, il lavoro delle donne, e fare interventi – ha sottolineato il leader della Uil - che siano in grado di dare un'uscita differenziata nel corso degli anni”. L’obiettivo dei sindacati, che sulla pensioni si muovono nel quadro della piattaforma unitaria già sottoscritta, è quello di fare passi avanti verso una maggiore flessibilità in uscita dal mondo del lavoro per l’accesso a nuove forme di pensione anticipata. “Sicuramente non sarà accettabile – ha sottolineato Bombardieri - tornare alla vecchia Fornero".