Il tema della riforma delle pensioni continua in queste ore ad animare il dibattito politico, economico e sindacale nel bel mezzo delle consultazioni in corso a Montecitorio tra il professore Mario Draghi, incaricato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella per formare il nuovo governo, e i rappresentanti dei gruppi parlamentari. Si registra oggi sulle Pensioni la presa di posizione da parte del presidente di Confindustria Carlo Bonomi che sostanzialmente chiede a Draghi di superare la Quota 100 e il reddito di cittadinanza e la replica del responsabile del dipartimento Lavoro della Lega, Claudio Durigon.
Nel frattempo si fa sentire sulla questione previdenziale anche la voce dei sindacati.
Pensioni, Bonomi: ‘Per Quota 100 problemi di sostenibilità del debito pubblico’
“Non è fattibile”, secondo il leader degli industriali, l’idea che mandando anticipatamente in pensione i più anziani – a partire da 62 anni di età e 38 anni di contributi come prevede la formula Quota 100 – si creino nuovi posti di lavoro. Oltre a ritenerla dunque fallimentare sul piano del ricambio generazionale nelle imprese, gli industriali evidenziano sulla Quota 100, la cui sperimentazione è destinata al momento a concludersi il 31 dicembre 2021, problemi di sostenibilità economica. "Abbiamo sempre avvertito che Quota 100 – ha detto Bonomi in un’intervista pubblicata oggi su La Stampa di Torino - avrebbe creato problemi di sostenibilità del debito pubblico e aggravato – ha sottolineato - l'ingiustizia verso i più giovani”.
Anche il reddito di cittadinanza, “come strumento per favorire la ricerca di un lavoro - secondo il presidente di Confindustria - ha fallito".
La replica di Durigon (Lega): ‘Su Quota 100 da Confindustria visione ristretta’
In replica alle parole del presidente di Confindustria la Lega Matteo Salvini che ha già posto a Draghi, attraverso dichiarazioni pubbliche, la questione Quota 100, tra le misure simbolo, insieme al reddito di cittadinanza, del governo gialloverde.
"Sorprende che Bonomi – dichiara il deputato Claudio Durigon - oggi chieda di superare Quota 100, quando – aggiunge - molte associazioni del mondo del lavoro, Confindustria stessa, auspicavano tale misura. In questo momento – secondo il responsabile del dipartimento lavoro della Lega - eliminare l'unico strumento che permette un ricambio generazionale della forza lavoro sarebbe davvero controproducente e metterebbe ancora più in difficoltà – sottolinea - chi è in cerca di un'occupazione”.
Pensioni, Bombardieri (Uil) su Quota 100: ‘No a un ulteriore gradone di 5 anni’
E sulle pensioni si fa sentire in queste ore anche la voce delle organizzazioni sindacali. “Su Quota 100 – ha detto oggi il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, a Rainews24 - si continuano a inseguire delle chimere, ma anche qui – ha aggiunto - non saremo assolutamente disponibili a sopportare un ulteriore gradone di 5 anni superando la riforma cara alla Lega”. Il dirigente sindacale ha ricordato che sulla previdenza c’è già una piattaforma unitaria dei sindacati sulla quale era stato avviato il confronto con il Governo Conte. "I sindacati in modo unitario hanno fatto una proposta in cui dicono che ci deve essere una flessibilità diffusa e una valutazione – ha sottolineato - rispetto ai lavori gravosi”.