Nella Scuola inizia il conto alla rovescia per le assunzioni di 100.000 docenti per l'anno 2021/2022: sono queste le stime della Cisl Scuola che quantifica in quasi 94.000 le cattedre che risulteranno scoperte al 1° settembre prossimo alle quali andranno aggiunti 2.000 posti lasciati liberi dai docenti che andranno in pensione e ulteriori 5.000 cattedre di sostegno. Oltre alle vecchie graduatorie, le assunzioni degli insegnanti avverranno attraverso il concorso straordinario già terminato qualche settimana fa, mentre si fa strada l'ipotesi di una maxi-sanatoria per i precari della scuola.
Intanto, la mappa delle cattedre vacanti vedrà, anche per il prossimo anno scolastico, la maggior parte dei posti concentrati nel Nord Italia con il 60% delle cattedre vacanti, ma si tratta di stime dal momento che è in corso la fase di mobilità che interessa 90.000 docenti che hanno presentato domanda nonostante i blocchi triennali e quinquennali.
Assunzioni scuola 1° settembre 2021: quanti docenti verranno stabilizzati con le graduatorie e i concorsi
Dunque, al netto delle assunzioni previste nel prossimo anno nella scuola, la geografia delle cattedre scoperte potrebbe subire variazioni il prossimo 7 giugno, allorquando verranno pubblicati i risultati della mobilità. Il rischio è quello di un nuovo esodo di massa che potrebbe coinvolgere fino a 50.000 docenti interessati a trasferirsi nelle scuole del Sud Italia e a lasciare le cattedre del Nord.
Tuttavia, Mario Draghi e il ministero dell'Istruzione, in accordo con il dicastero dell'Economia, stanno mettendo sul tavolo le opportune ipotesi per arrivare alle 100.000 assunzioni previste per il prossimo anno scolastico. Ad oggi, le maggiori chance di stabilizzazione le avrebbero i docenti presenti nelle graduatorie dei vecchi concorsi o nelle graduatorie a esaurimento (GaE).
Tuttavia, come già avvenuto negli scorsi anni, il canale delle graduatorie potrebbe assicurare al massimo fino a un terzo della copertura delle cattedre vacanti, ragione per la quale sarà necessario attingere ai canali dei concorsi. Quello straordinario assicurerà il posto in cattedra a 32.000 docenti. Non verranno assunti nel 2021/2022 i vincitori degli altri due concorsi previsti per il 2021: la stabilizzazione dei 46.000 nuovi insegnanti avverrà nell'anno scolastico successivo.
Ipotesi Draghi su maxi-sanatoria dei docenti precari per le assunzioni nella scuola 2021/2022
Le cattedre vacanti nella scuola, dunque, potrebbero essere riempite dalla maxi-sanatoria dei docenti precari. Si tratterebbe del cosiddetto "corso-concorso" che vedrebbe la stabilizzazione di un numero di insegnanti compreso tra 50.000 e 60.000. Secondo i dati del ministero dell'Economia, l'assunzione dei 100.000 docenti nel prossimo anno scolastico potrebbe portare a una spesa di 3,5-4 miliardi di euro (al netto dei risparmi delle supplenze), ragione per la quale almeno per una parte dei docenti che sperano nell'immissioni in ruolo la stabilizzazione potrebbe slittare ai prossimi due anni scolastici.
In questa ipotesi, Mario Draghi potrebbe decidere di procedere con l'assunzione a tempo indeterminato di 70-80.000 nuovi docenti nel 2021/2022, lasciando 10-15.000 assunzioni all'anno per il 2022/2023 e per il 2023/2024.
Scuola, dove c'è più disponibilità di posti per le assunzioni: in Lombardia oltre 20.000 cattedre
Sul fronte dei posti liberi per le assunzioni scolastiche che risulteranno al 1° settembre 2021, in Lombardia andranno coperte 20.783 cattedre determinate dagli oltre 4.700 pensionamenti e dai 16.000 posti vacanti. A seguire il maggior numero di posti nella scuola sarà disponibile nel Veneto con 9.994 cattedre vacanti, davanti al Piemonte che dovrà coprire 9.764 e al Lazio che ne avrà a disposizione 8.164.
Poco sotto, il maggior numero di posti vacanti sarà concentrato nell'Emilia Romagna (7.700 posti). Di seguito il totale dei posti che, secondo la Cisl Scuola, risulteranno vacanti nell'anno scolastico 2021/2022:
- Lombardia 20.783 posti;
- Veneto 9.994;
- Piemonte 9.764;
- Lazio 8.164;
- Emilia Romagna 7.700;
- Toscana 6.626;
- Campania 5.919;
- Sicilia 4.604;
- Puglia 4.530;
- Sardegna 3.211;
- Liguria 3.137;
- Friuli Venezia Giulia 2.113;
- Calabria 2.015;
- Marche 2.004;
- Umbria 1.197;
- Abruzzo 1.185;
- Basilicata 671;
- Molise 309.