Sulla riforma delle Pensioni le organizzazioni sindacali più rappresentative si dicono contrari alla proposta formulata dal presidente dell’Inps sulla flessibilità in uscita. L’idea di corrispondere in due tranche la pensione non è per niente condivisa da Cgil, Cisl e Uil. La proposta di Tridico prevede di corrispondere la pensione a 62 anni limitatamente alla quota maturata sul piano dell’anzianità contributiva e a 67 anni quella raggiunta con il calcolo retributivo seppur con l'integrazione di diverse agevolazioni, come per esempio la riduzione di un anno per ogni figlio per le donne lavoratrici o lo “sconto” di un anno ogni dieci anni lavorativi con mansioni gravose e usuranti.
Sulle pensioni anticipate Cgil, Cisl e Uil dicono no all’idea lanciata dal presidente dell’Inps
Ampiamente prevista, del resto, l’alzata di scudi dei sindacati che hanno il timore di assegni pensionistici molto bassi, tuttavia le organizzazioni sindacali apprezzano il fatto che anche in ambito istituzionale e governativo cominci a farsi seriamente strada l’ipotesi di un’uscita più flessibile dal lavoro per l’accesso alla pensione anticipata a partire da 62 o 63 anni. Ma adesso, secondo i sindacati, non si può più perdere tempo e ritengono sia necessario rilanciare il confronto con il governo che aveva già assicurato di rivedere il sistema pensionistico già con l’ex ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Nunzia Catalfo, del Movimento 5 stelle.
L’esecutivo cerca comunque di accelerare i tempi e le organizzazioni sindacali, entro il 15 maggio, aspettano la convocazione di una riunione da parte del ministro del Lavoro Andrea Orlando, del Partito democratico.
I sindacati sollecitano un confronto sulla riforma delle pensioni al ministro del Lavoro Orlando
Ancora nessuna certezza, nessuna data fissata.
Auspicio dei sindacati o il confronto con Orlando ripartirà davvero a breve? Lo vedremo presto. Certamente i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil – convocati a Palazzo Chigi durante le consultazioni per il nuovo governo dal premier Mario Draghi - non si immaginavano che calasse il silenzio sul dossier previdenziale. "È caduta nel vuoto", infatti, la proposta di individuare un piano preciso di impegni, è la critica della Uil.
"La proposta Tridico – secondo il segretario confederale Uil, Domenico Proietti - è estemporanea e fuori da ogni realtà”. Secondo il dirigente sindacale la questione oggi è quelli di riallineare in Italia l’accesso al trattamento previdenziale a quello degli altri paesi dell’Unione europea, quindi attorno ai 62 anni. "Non siamo d'accordo – ha detto all’Adnkronos il segretario confederale Cgil, Roberto Ghiselli - con l'introduzione di nessun sistema di penalizzazione nel calcolo dell'importo della pensione”. I sindacati sulle pensioni si muovono in maniera unitaria e sollecitano il confronto con il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali. “Siamo fiduciosi – ha dichiarato Ignazio Ganga, segretario confederale Cisl, all’Adnkronos - sia possibile arrivare presto a un incontro con il ministro Orlando anche su questo tema".