In queste settimane sono in aggiornamento i risultati del concorso straordinario per i docenti, espletato nei mesi scorsi. Intanto i vincitori di concorso iniziano già ad interrogarsi sulle imminenti immissioni in ruolo del personale docente a partire dall'anno scolastico 2021/2022. Infatti le immissioni in ruolo avverranno scorrendo determinate graduatorie e, successivamente, i docenti potranno scegliere la province e la sede di assegnazione in base alle disponibilità.

L'ordine delle assunzioni ordinarie e straordinarie

Le assunzioni possono essere distinte in ordinarie, le quali comprendono quelle inerenti le procedure concorsuali precedenti compreso il concorso straordinario e per le discipline Stem; poi vi sono quelle straordinarie che si riferiscono alle graduatorie provinciali per le supplenze ed in particolare alla prima fascia.

Le cattedre vacanti e disponibili per essere utilizzate in vista delle assunzioni saranno ripartite per il 50% tra le graduatorie ad esaurimento qualora esistenti (Gae) e le graduatorie di merito dei concorsi al restante 50%. Quando parliamo di graduatorie di merito, ci riferiamo in ordine allo scorrimento delle liste degli idonei del concorso ordinario del 2016, del concorso straordinario del 2018, ed infine del concorso straordinario del 2020. Ci saranno poi le graduatorie del concorso Stem che, però, deve essere ancora espletato, solo se pubblicate al massimo entro il 30 ottobre 2021. Alla fine delle assunzioni ordinarie andrà avviata una procedura straordinaria di immissioni in ruolo dalle graduatorie provinciali per le supplenze di prima fascia sia sui posti di sostegno sia su posto comune.

Scelta province e scuole

Non si conoscono ancora le modalità delle immissioni in ruolo per l'anno scolastico 2021/22. Ma nel precedente anno scolastico, in vista delle situazione sanitaria, le nomine in ruolo e la conseguente scelta da parte dei docenti vincitori della classe di concorso, della provincia e della Scuola sono avvenute in via telematica, tramite il portale Polis- Istanze Online.

Dunque anche per il prossimo anno scolastico potrebbero essere mantenute queste modalità per le assunzioni.

Posti vacanti dopo le operazioni di mobilità

Dopo le operazioni di mobilità, è possibile farsi una idea di posti vacanti e disponibili in tutte le regioni e in tutte le province. Come si evince da uno studio della Cisl (Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori) circa il 55% delle cattedre a disposizione per le immissioni in ruolo, si trova a Nord. Di questi posti una alta percentuale è rappresentata dai posti liberi di sostegno che sono numericamente di più rispetto a quelli su posto comune sia a Nord che a Sud.