I recenti correttivi della bozza della Legge di Bilancio sulle disposizioni sul reddito di cittadinanza sono volti principalmente ad inasprire le misure contro gli abusi e potenziare i controlli nella fase precedente all'accettazione della domanda. Fra le nuove integrazioni previste dal Governo vi è innanzitutto il taglio di 5 euro mensili al primo rifiuto (e non più al secondo) di un offerta di lavoro 'congrua' da parte del percettore di reddito di cittadinanza occupabile, a partire dal sesto mese.

Ipotesi di revoca del beneficio e sospensione

Un'altra novità che potrebbe entrare in vigore è quella che prevede anche la revoca del sussidio al rifiuto della seconda offerta di lavoro di almeno 3 mesi e lontano da casa.

Finora invece la sede di lavoro doveva essere distante non più di 250 chilometri da casa e si potevano rifiutare tre proposte di impiego. All'uopo inoltre dovrebbe esser prevista una normativa di dettaglio per la verifica delle offerte di lavoro ricevute e rifiutate.

Dovrebbero esser ampliati anche i reati per i quali viene prevista l'immediata revoca. L'accesso al Reddito di cittadinanza potrebbe esser revocato anche se il beneficiario non si presenti, se convocato al centro per l’impiego. Sarà inoltre il centro dell'impiego a verificare la ricerca attiva del lavoro con una frequenza almeno mensile (non è più prevista la modalità da remoto).

Le altre modifiche saranno decise dal Parlamento , al momento della trasmissione della bozza di Legge di Bilancio, prendendo spunto dal lavoro del comitato scientifico presieduto da Chiara Saraceno che ha presentato le proposte insieme al ministro Orlando.

Tra le recenti proposte vi è anche quella di rivedere la scala di equivalenza che oggi penalizza le famiglie numerose con figli sia nell'accesso al sussidio che nell'importo, rispetto ai single.

Previsti controlli da parte di Comuni, Inps, e Ministero Giustizia

Gli enti coinvolti dovranno fare controlli preventivi e successivi entro 90 giorni anche sui requisiti di residenza e patrimonialità attraverso l'incrocio delle loro banche dati.

Se non lo fanno, rischiano il danno erariale. Inoltre gli elenchi con i percettori attuali saranno inviati al ministero della Giustizia per controllare la presenza di condannati definitivi. Il reddito di cittadinanza previsto inizialmente come una una misura straordinariamente importante proprio per coprire coloro che da tempo erano fuori dal mercato del lavoro, ha negli ultimi anni però subito una serie di abusi sia al Nord che al Sud da parte di quei cittadini che hanno percepito illecitamente l'assegno pubblico.