Da gennaio saranno ufficializzati i numeri della cattedre rimaste vuote a causa dei docenti non vaccinati. A partire dal 15 dicembre 2021, infatti, è entrato in vigore l'obbligo vaccinale per i docenti di qualsiasi ordine e grado, che dunque perderanno la cattedra in caso di mancata vaccinazione. Allo stesso tempo, laureandi oppure aspiranti insegnanti potranno inviare una Mad (messa a disposizione) agli istituti scolastici per ricevere una convocazione a partire da gennaio. Come riferisce anche la dirigente scolastica Cristina Costarelli a Il Messaggero, infatti, le scuole recluteranno tramite questo canale.

Supplenze docenti 2022: cos'è una messa a disposizione e come inviarla

Per riempire velocemente la cattedre rimaste vuote, una volta esaurite le Gps e le graduatorie d'istituto, i dirigenti scolastici si avvarranno delle messe a disposizione (Mad). Tutti i docenti, o aspiranti tali, infatti, hanno la possibilità di essere nominati per supplenze a tempo determinato mediante la messa a disposizione: si tratta di un modulo da compilare e da inviare a tutte le scuole in cui l'aspirante desidererebbe essere convocato. Non ci sono limiti d'inoltro: è possibile inviare tale documento agli indirizzi e-mail di tutte le scuole d'Italia, tramite il proprio indirizzo di posta elettronica personale (canale preferenziale) o di posta elettronica certificata.

Le segreterie scolastiche che ricevono tali moduli, in caso di necessità e di posti vacanti, convocheranno i laureandi oppure gli aspiranti docenti tramite e-mail oppure con una chiamata al recapito telefonico rilasciato.

Cattedre vuote: circa 40mila insegnanti senza vaccino

Dopo l'introduzione dell'obbligo al Greenpass rafforzato per i docenti, secondo i dati riportati dal quotidiano romano, dei circa 50mila insegnanti che non si vaccineranno, circa un 20% si sarebbe sottoposto alla prima dose.

Restano, quindi, 40mila cattedre vuote. Al momento in quasi tutte le province d'Italia, risultano esaurite sia le Gps (Graduatorie provinciali per le supplenze) sia le graduatorie d'istituto: per tale motivo, molto, probabilmente, i dirigenti scolastici e le segreterie dovranno convocare i laureandi e tutto il personale disponibile che abbia i requisiti per inviare la propria domanda di messa a disposizione.

A confermare ciò, è stata anche la dirigente scolastica e presidente dell’Associazione nazionale dei presidi, Cristina Costarelli, a Il Messaggero. Costarelli ha, infatti, confermato che, al fine di portare avanti la didattica, le istituzioni scolastiche dovranno affidarsi alle convocazioni tramite Mad e al reclutamento dei laureandi disponibili.