Arrivano nuove notizie sulle modalità di accesso alla facoltà di medicina e chirurgia; la ministra dell'Università e della Ricerca Maria Cristina Messa, ha infatti dichiarato al Corriere della Sera che, a partire già dal prossimo concorso del settembre 2022, verranno attuati i primi cambiamenti relativi al test: a scomparire saranno le domande di cultura generale, talvolta criticate dalla maggior parte dei candidati che hanno sempre lamentato la scarsa attinenza con le materie del corso di laurea. Al loro posto ci saranno quiz di ragionamento logico e numerico.

La restante parte del test sarà invece formata, in linea con le prove degli anni precedenti, da domande su chimica, fisica, biologia e matematica. La ministra ha anche chiarito che il quiz non si svolgerà da remoto bensì in presenza, con modalità cartacee.

Le significative modifiche al sistema arrivano a distanza di alcuni mesi dall'attivazione, da parte della ministra Messa, di una commissione universitaria ad hoc che riformasse l'intero sistema. La proposta, già discussa in Parlamento, attende ora il voto alla Camera e la firma del relativo decreto.

Come cambierà l'accesso alla facoltà di medicina nel 2023

La vera rivoluzione per i giovani aspiranti medici arriverà però a partire dal 2023: in questa data, il quiz d'accesso che per anni è stato segnato da errori e ricorsi, verrà definitivamente eliminato.

"Questo tuttavia non significa che non ci sarà più il numero programmato per accedere alla facoltà di medicina. - ha precisato la titolare del dicastero dell'Università - Ci sarà comunque un percorso, che potrà partire già dal penultimo anno di scuola superiore, con corsi online gratuiti e prove di autovalutazione".

Il nuovo esame che dovranno sostenere i candidati si chiamerà "Tolc- Medicina" e si svolgerà con modalità già sperimentate per l'accesso ad altri corsi di laurea, come quello di ingegneria; gli studenti si potranno preparare grazie al materiale fornito online dalle stesse Università.

Successivamente potranno svolgere l'esame su postazioni computerizzate presso la sede indicata dall'Ateneo, nel giorno stabilito. L'esame potrà essere ripetuto fino a due volte all'anno, quattro in totale, anche se le domande saranno diverse per ogni sessione. Ogni candidato inserirà infine il suo risultato migliore sulla piattaforma e sulla base di questi, si formerà una graduatoria nazionale.

Possibile aumento dei posti a concorso

La ministra Messa si è pronunciata anche sul numero di posti messi a disposizione per il concorso: "Il fabbisogno viene calcolato di anno in anno con le Regioni e il ministero della Salute, per cui il numero preciso dei posti disponibili per il 2022, lo sapremo all'incirca per fine marzo".

Messa ha anche evidenziato come, grazie alla risoluzione del Parlamento che ha previsto un aumento del 10% dei posti, in questi ultimi anni si sia passati da poco più di 9mila posti ai 14.500 del 2021.