I docenti no-vax potranno rientrare a Scuola dal 1° aprile 2022 e non saranno più sospesi, ma non potranno entrare in classe. Lo prevede il decreto legge sulle riaperture pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Fino al termine delle lezioni, gli insegnanti non vaccinati saranno sostituiti dai supplenti. Ma, avendo ripreso il servizio, riprenderanno a essere retribuiti regolarmente. Per le supplenze il governo ha stanziato 30 milioni di euro, dei quali circa 15 derivano dal fondo per l'accessorio dei docenti che dovrà essere impiegato per incrementare gli stipendi dei docenti in vista del rinnovo del contratto scuola per il triennio 2019-2021.
Scuola, cosa potranno fare i docenti non vaccinati al rientro il 1° aprile 2022: attività di supporto alla didattica
Il rientro degli insegnanti no-vax a scuola a partire dal 1° aprile è previsto dal decreto numero 24 del 2022, il cosiddetto "decreto Riaperture", pubblicato nella Gazzetta Ufficiale numero 70 del 24 marzo scorso. Il provvedimento prevede che vige l'obbligo vaccinale per i docenti fino al 15 giugno prossimo, anche se lo stato di emergenza terminerà il 31 marzo. I docenti che non saranno in regola con l'obbligo vaccinale, a proposito del quale i controlli sono a carico dei dirigenti scolastici, non potranno tornare in classe. Ma non ci sarà più la sospensione dal servizio. Gli insegnanti saranno di supporto alla didattica.
Al posto degli insegnanti no-vax continueranno a svolgere le lezioni i supplenti vaccinati.
Scuola, supplenti al posto dei docenti no-vax: le cifre degli stipendi e della spesa
In sostituzione dei docenti no-vax di rientro a scuola, ma che non potranno presentarsi in classe, ci saranno i supplenti. La spesa per supplenze dell'anno 2022, di importo pari a 29.207.391, è coperta per circa la metà (15 milioni di euro) dal fondo per le esigenze indifferibili del ministero dell'Economia, e per 14.207.391 dal fondo per l'accessorio dei docenti (o anche fondo per la valorizzazione dei docenti).
Si tratta del fondo che concorre all'incremento degli stipendi dei docenti per il rinnovo dei contratti del triennio 2019-2021, ancora in attesa di essere firmato all'Aran.
Rientro a scuola dei docenti no-vax dal 1° aprile, Azzolina:
Sulle decisioni del governo in merito al rientro a scuola dei docenti no-vax a partire dal 1° aprile 2022 si è espresso in maniera critica l'ex ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina.
"Nel decreto legge, all'ultimo minuto, qualcuno ha scritto che i docenti no-vax non potranno svolgere attività didattica a contatto con gli studenti - ha esordito Azzolina - Ma verranno adibiti ad altre mansioni. Se finisce lo stato di emergenza si ritiene che il docente non vaccinato non costituisca alcun pericolo per poter tornare alle proprie mansioni, senza essere demansionato - ha continuato - Se invece si ritiene che il docente sia ancora un pericolo non ha senso farlo rientrare con mansioni diverse. Dove li mettiamo 30 mila docenti? Nelle biblioteche? No, perché le biblioteche sono comunque frequentate dagli studenti. Nelle segreterie? A fare cosa?".
Scuola, rinnovo contratto 2019-2021, Azzolina avvisa che si tratta di un danno agli stipendi dei docenti
L'operazione della sostituzione nelle scuole dei docenti no-vax, pur rientrando nelle scuole dal prossimo mese, costa oltre 29 milioni di euro per Lucia Azzolina. "I 15 milioni di euro presi dal fondo per la valorizzazione dei docenti e delle istituzioni scolastiche dovevano servire ad aumentare gli stipendi dei docenti - ha spiegato l'ex ministro - Trovo assurda questa decisione al pari di quella relativa ai lavoratori fragili che avrebbero dovuto svolgere il proprio lavoro in modalità agile e invece dovranno rientrare a scuola in presenza".