Larga la platea di chi percepirà il bonus 200 euro, la misura a sostegno dei redditi per il caro dei prezzi derivante dalla crisi in Ucraina decisa dal governo Draghi. L'indennità andrà anche a chi prende il reddito di cittadinanza, a colf e badanti, ai lavoratori stagionali e ai disoccupati.
Infine, il bonus verrà pagato anche a chi percepisce la pensione. Proprio per la platea dei pensionati, si prospetta un maxi-cedolino a luglio in concomitanza con il pagamento della quattordicesima mensilità. Intanto si fa maggiore chiarezza sulle modalità di pagamento del bonus 200 euro e sui tempi della fruizione.
A luglio, infatti, il bonus dovrebbe essere pagato ai lavoratori dipendenti e ai pensionati, mentre occorrerà un nuovo provvedimento del governo per il pagamento dell'indennità ai lavoratori autonomi e alle partite Iva.
Chi prenderà il bonus 200 euro? Ecco tutte le categorie lavorative, disoccupati e stagionali
Il bonus 200 euro, previsto dal decreto "Aiuti" del governo, dopo la prima approvazione di lunedì 2 maggio, nel Consiglio dei ministri del 5 maggio è stato ulteriormente rivisto. Oltre ai lavoratori dipendenti e autonomi, e ai pensionati, l'indennità andrà anche ai percettori del reddito di cittadinanza, ai lavoratori stagionali e ai disoccupati. Per questi ultimi farà fede il fatto che nel prossimo mese di giugno siano destinatari dell'indennità di disoccupazione.
Sono stati inclusi anche i lavoratori domestici (colf, badanti e babysitter). In tutto, dunque, la platea dei beneficiari dell'indennità supererà i 30 milioni di contribuenti. Per tutte le categorie, il bonus 200 euro verrà versato in caso di non superamento del reddito annuale della soglia dei 35mila euro lordi. Chi a fine 2022 dovesse superare il tetto di reddito sarà chiamato alla restituzione.
Il meccanismo di recupero prevede la compensazione fiscale e, in caso di residuo di oltre 60 euro, la restituzione rateale di quanto dovuto.
Bonus 200 euro, quando sarà erogato? Indennità in pagamento anche a colf e badanti
Ai lavoratori dipendenti e ai pensionati il bonus 200 euro verrà erogato con il cedolino del prossimo mese di luglio.
Il bonus verrà pagato anche a circa 2,5 milioni di beneficiari tra percettori di reddito di cittadinanza, stagionali e colf e badanti (in generale collaboratori domestici).
Sforata la quota di 6 miliardi di euro messi a disposizione del governo per la misura: l'esecutivo dovrà cercare nuove coperture per le categorie di collaboratori domestici, stagionali, disoccupati e percettori di RdC che si sono aggiunte ai beneficiari dell'indennità nelle ultime 24 ore. Per i lavoratori autonomi, i liberi professionisti e le partite Iva, invece, occorrerà attendere un nuovo provvedimento.
Verrà istituito un apposito fondo al ministero del Lavoro che, insieme al ministero dell'Economia, dovrà adottare un decreto per stabilire le modalità di pagamento del bonus.
Abbonamento ai trasporti, per il 2022 un bonus di 60 euro ai lavoratori e agli studenti
Un bonus di 60 euro è in arrivo anche per alleggerire i prezzi degli abbonamenti ai mezzi di trasporto, bus e treni. Ne potranno beneficiare tutte le persone fisiche fino a dicembre 2022 che abbiano un reddito massimo di 35mila euro lordi annui.
Il bonus potrà essere utilizzato per acquistare l'abbonamento al trasporto pubblico locale e nazionale. L'indennità è stata prevista tra le modifiche apportate al decreto "Aiuti" nella giornata del 5 maggio, e sarà vincolata alla disponibilità delle risorse, pari a 100 milioni di euro.
Anche per questo bonus, dunque, si fa riferimento esclusivamente al reddito lordo annuo: non conta l'Indicatore della situazione economica equivalente (Isee).
Pensioni, in arrivo maxi-cedolino a luglio tra quattordicesima e bonus 200 euro
Per i percettori di pensione è in arrivo un maxi-cedolino a luglio 2022 comprendente il bonus 200 euro e il versamento della quattordicesima mensilità. Circa quattro milioni di pensionati, con reddito annuo non eccedente i 13.659,88 euro, infatti, riceveranno la quattordicesima mensilità.
La rata aggiuntiva ha un importo da 437 a 655 euro per chi ha un trattamento previdenziale inferiore a 1,5 volte l'importo della pensione minima (nel 2022 pari a 525,38 euro); e da 336 a 504 euro per le Pensioni comprese tra 1.5 e 2 volte l'importo della pensione minima. In ogni modo, non si deve eccedere i 13.659,88 euro annui e aver già compiuto i 64 anni di età.