In arrivo nella legge di Bilancio 2023 un nuovo bonus a favore dei lavoratori della Pubblica Amministrazione e della Scuola per contrastare l'inflazione. Si tratterà di un'indennità che andrà nel cedolino di busta paga a partire da gennaio 2023 come voce accessoria per aumentare gli stipendi dei dipendenti statali, alla stregua di quanto avviene per l'indennità di vacanza contrattuale. Interessati al nuovo bonus sono in tutto 3,2 milioni di dipendenti pubblici, dai comparti delle Funzioni centrali a quelli della scuola, dagli infermieri e operatori socio-sanitari (Oss) ai dipendenti degli enti territoriali.

L'indennità verrà versata nei cedolini per tutte e dodici le mensilità del 2023, più la parte integrante della tredicesima.

Pubblica amministrazione e scuola, in arrivo nuovo bonus da gennaio a dicembre 2023: ecco di cosa si tratta

In attesa dell'inizio della trattativa per il rinnovo del contratto della Pubblica amministrazione e della scuola per il triennio 2022-2024, nel 2023 ai dipendenti statali verrà versato un bonus contro il caro-prezzi dal momento che la situazione dell'inflazione si preannuncia ancora in salita anche per i lavoratori del pubblico impiego. Nella legge di Bilancio 2023, il governo guidato da Giorgia Meloni non ha destinato fondi per il rinnovo dei contratti della Pubblica amministrazione del nuovo triennio iniziato nel 2022.

A certificarlo è il Documento programmatico di bilancio che è stato inviato dal governo alla Commissione Europea. In base alla nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza, l'indice di inflazione registrato nel corso del 2022 dovrebbe comportare uno stanziamento di circa 16 miliardi di euro per i nuovi contratti della Pubblica amministrazione e della scuola.

Le risorse dovrebbero essere suddivise in parte uguali e messe a carico del bilancio statale e di quello degli enti che finanziano gli aumenti degli stipendi come avviene per infermieri, operatori socio-sanitari (Oss), università ed enti territoriali. Con la maggior parte dei contratti della Pubblica amministrazione del triennio precedente (2019-2021) che sta arrivando alla firma del rinnovo entro la fine dell'anno e conseguente versamento nei cedolini di dicembre 2022 degli aumenti degli stipendi e degli arretrati, il governo di Giorgia Meloni sembrerebbe aver rinviato a "tempi migliori" il rinnovo dei nuovi contratti scegliendo il versamento di un bonus mensile per i dipendenti del pubblico impiego.

Novità bonus scuola e PA: ecco di quanto aumenterebbero gli stipendi nel 2023

Il bonus per i lavoratori della Pubblica amministrazione e della scuola aumenterà gli stipendi a partire dal cedolino di gennaio 2023 e fino a dicembre dell'anno prossimo. L'indennità verrà corrisposta anche nella tredicesima mensilità che verrà versata tra un anno. Ad oggi è presente una bozza del bonus a favore degli statali: i tecnici di governo sarebbero a lavoro per stabilire in quale misura percentuale dovrà essere versata l'indennità rispetto allo stipendio percepito. Ciò che dunque si sa è che il bonus sarà proporzionato alla retribuzione percepita da ciascun dipendente della Pubblica amministrazione. Come già avviene per l'indennità di vacanza contrattuale, anche il nuovo bonus dunque metterebbe più soldi nelle buste paga di chi percepisce uno stipendio più alto.

In base proprio all'importo dell'indennità di vacanza contrattuale, si prevederebbe - in ogni modo - un bonus di non elevata entità: si tratterebbe di poche decine di euro in più al mese nel cedolino di busta paga. Il nuovo bonus, pertanto, si appresta a coprire solo in parte l'aumento generale dei prezzi registrato nel 2022 considerando che anche gli incrementi degli stipendi del rinnovo contrattuale 20219-2021 (mediamente di oltre 100 euro lordi) sono stati stimati su un triennio nel quale l'inflazione era abbondantemente al di sotto di quella registrata quest'anno.