Gallipoli, vacanze sicure. E' questo l'obiettivo del piano sicurezza siglato nei giorni scorsi a Lecce tra il ministro dell'Interno Angelino Alfano e il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.All'importante riunione erano presenti inoltre il prefetto della provincia di Lecce, Claudio Palomba, il commissario straordinario del Comune di Gallipoli, Guido Aprea, il presidente della Camera di Commercio di Lecce, Alfredo Prete e il procuratore della Repubblica presso il tribunale di Lecce, Cataldo Motta.

Gallipoli negli ultimi anni si è posta all'attenzione delle cronache nazionali per il suo incredibile boom turistico che ha coinvolto tutto il Salento.

Presenze da record che però si sono anche trasformate in problemi di varia natura per la cittadina ionica, non del tutto attrezzata per affrontare un tale afflusso di presenze.

Sono stati commessi alcuni errori - ammettono a Gallipoli - e c'è voluto il tempo per organizzare l'accoglienza in modo sempre più efficiente. Ma il territorio fortunatamente non è stato lasciato solo e a rimarcare l'importanza della presenza del Governo a Gallipoli è stato proprio il presidente della regione Michele Emiliano il quale ha salutato con enorme soddisfazione l'accordo raggiunto.

Nuovo piano di sicurezza

Il piano della sicurezza per Gallipoli diventerà un modello di riferimento a livello nazionale, assicura il ministro degli interni Angelino Alfano, il quale ammette di vedere nella "perla dello ionio" una risorsa straordinaria e ancora in gran parte inespressa per il turismo nazionale, un vero volano per l'economia del turismo.

I dati economici della Puglia, non solo sul fronte turismo sono positivi. Il Pil è in crescita, le esportazioni sono cresciute dello 0,7% anche in settori non tradizionali producendo circa 8 miliardi di euro in più nel 2015. Buone notizie anche sul fronte occupazione dove l'Istat nel 2015 ha registrato un aumento di 27mila occupati in tutta la Puglia.

Un trend economico importante quello della Puglia che testimonia anche una buona amministrazione delle risorse e degli investimenti messi in campo negli ultimi anni. Ecco perché il Governo vede in questa regione un luogo strategico per il rilancio dell'economia di tutto il mezzogiorno.