Nel Salento proseguono senza sosta le indagini degli inquirenti per avere un quadro completo sulle cause che hanno provocato la tragica morte di Daniele Battistini, 26enne di Nardò. Com'è noto, il corpo del giovane è stato trovato nella pineta di Porto Selvaggio, in località "Punta la Lea", a pochi chilometri da Torre Uluzzo.
L'autopsia confermerebbe il suicidio
Proprio ieri, 6 ottobre, è stata eseguita l'autopsia dal medico legale Roberto Vaglio che confermerebbe l'ipotesi del suicidio per il giovane neretino. Dall'esame effettuato non sono emersi segni di violenza o di colluttazione che possano ricondurre ad un efferato omicidio.
Il decesso è avvenuto in seguito ad una emorragia toracica provocata da una coltellata. Probabilmente il giovane si è inferto un colpo piuttosto deciso con un coltello da cucina prelevato dall'abitazione dei genitori e rinvenuto accanto al cadavere.
A questo punto si attendono ulteriori sviluppi dalle indagini, nella speranza che si possa ricostruire l'esatta dinamica della drammatica vicenda. L'inchiesta è condotta dal pubblico ministero Maria Vallefuoco che coordina l'attività investigativa dei Carabinieri di Nardò e Gallipoli, e si avvale della consulenza del Reparto Investigazioni Scientifiche. Gli investigatori stanno cercando di scavare a fondo nella vita privata del giovane, attraverso le testimonianze di parenti e amici, per risalire alle cause che l'avrebbero portato a commettere quello che, ad oggi, si presenta come un suicidio.
Un altro suicidio a Torre Vado?
Un altro episodio di cronaca, sempre nel Salento, è stato registrato a Torre Vado, la marina di Morciano di Leuca. È stato rinvenuto, nel porticciolo della località pugliese, il cadavere di un 65enne del posto. Il corpo è stato notato dal custode del porto che ha subito avvisato le forze dell'ordine.
I soccorsi sanitari prestati dagli operatori del 118 si sono purtroppo rivelati inutili, poiché l'uomo era ormai già deceduto. I primi rilievi sono stati eseguiti dai carabinieri del posto e dai militari della locale capitaneria di porto. Il magistrato incaricato Paola Guglielmi ha disposto il trasferimento della salma nella camera mortuaria dell’ospedale "Vito Fazzi" di Lecce, per effettuare tutti gli accertamenti medici.
Anche in questo caso, da una prima sommaria ricostruzione, pare che l'uomo si sia suicidato. Ad ogni modo, solo i risultati dell'autopsia potranno dare delle risposte più attendibili sulle cause del decesso.