Alcuni residenti di Corso Buenos Aires a Milano si sono lamentati per i manifesti pubblicitari di Belen Rodriguez che reclamizzano una marca di lingerie, in quanto la show girl, essendo poco vestita, poteva distrarre gli automobilisti e per questo rendere pericoloso il traffico. Le segnalazioni pervenute agli agenti di Polizia locale della Zona 3 della città lombarda hanno così informato gli uffici Pubblicità del Comune contestando loro la possibilità di aver violato le norme contenute nell'articolo 23 del Codice stradale riferite a quei cartelli che possono creare confusione con la segnaletica delle strade. La società, "colpevole" di aver affisso i maxi manifesti in questione, si è resa pienamente disponibile a rimuoverli ed infatti lunedì prossimo saranno tolti.



La polizia municipale ha dichiarato di aver controllato e verificato che gli automobilisti che arrivavano all'incrocio, invece di guardare la strada, si giravano per osservare il doppio cartellone e questo comporta un pericolo perché potrebbe creare distrazione e quindi causare incidenti. Sono stati appunto i residenti del quartiere a porre il problema al Comune formando un comitato denominato Venezia-Buenos Aires e a inviare una lettera alla polizia locale dove spiegavano le loro motivazioni in proposito. Il presidente del comitato, Paolo Uguccioni, ha scritto che chi risiede nel quartiere Buenos Aires ha segnalato, con molta preoccupazione, l'esistenza di enormi cartelloni pubblicitari che, secondo loro, possono creare seri pericoli alla circolazione stradale per chi proviene dal centro città e si dirige verso piazzale Loreto perché le immagini appartengono ad una donna molto provocante, in procinto di spogliarsi, e questo cattura l'attenzione di chi sta guidando e di conseguenza potrebbe provocare tamponamenti, urtare i motocicli ed investire i pedoni che stanno attraversando.


La richiesta dei cittadini verso il Comune di Milano è quella di verificare a priori, prima di dare l'autorizzazione ad affiggere manifesti, ciò di cui la pubblicità parla e le immagini che contiene in modo da evitare che la stessa provochi situazioni pericolose per la cittadinanza. Già qualche anno fa il Comune di Milano fece togliere cartelloni giudicati offensivi per il comune senso del pudore. Nel 2007 il poster di Oliviero Toscani con la foto di una ragazza molto magra fu rimosso perché ritenuto forse pericoloso per le ragazze e poteva istigare all'anoressia. Nel 2008 incriminato fu quello che pubblicizzava una campagna contro la violenza sulle donne. La censura dell'immagine fu motivata dal fatto che la ragazza ritratta, senza vestiti, ricordava, per la sua posizione, il crocefisso, ma non c'erano ancora stati casi in cui, a Milano, un poster pubblicitario venisse rimosso perché ritenuto pericoloso per i cittadini. La bellezza provocante di Belen sarebbe quindi considerata un pericolo pubblico.
Da lunedì mattina il doppio cartellone verrà rimpiazzato da uno un po' più serio che reclamizzerà un profumo: speriamo senza immagini femminili.