Il conto alla rovescia per la chiusura di Expo 2015 a Milano è partito. Tra pochissimi giorni verrà archiviata l’edizione italiana dell’Esposizione Universale, che ci ha tenuti compagnia dall’inizio del mese di maggio. I cancelli d’ingresso potranno essere varcati per l’ultima volta il 31 ottobre, dopodiché l’Expo ci darà appuntamento al 2020 a Dubai, negli Emirati Arabi. Proprio questo Paese è uno di quelli presenti all’interno dei cluster dell’Esposizione Universale della città lombarda. Il suo padiglione è anche uno dei più visitati, anche se il più delle volte è necessario attendere diverse ore in fila prima di potervi accedere.

Tra gli altri che sono praticamente inaccessibili a causa delle lunghe code, abbiamo i padiglioni di Giappone e Italia, che tutti vogliono assolutamente vedere, ma molti sono costretti poi a tornare a casa senza neppure averci dato una sbirciata. Coloro che opteranno per una visita all’Expo in questi ultimissimi giorni d’apertura, potranno optare per altri spazi espositivi altrettanto interessanti.

Padiglioni migliori da visitare all’Expo di Milano

Fra gli spazi espositivi da vedere ci sono quelli di Thailandia e Malesia, non solo per l’aspetto estetico, ma anche per ciò che mostrano al loro interno. Il primo, che ricorda un tradizionale cappello da coltivatore di riso, si occupa proprio di illustrare ai visitatori l’evoluzione dell’agricoltura di questo Paese, che guarda sempre al futuro.

Il secondo, invece, mostra le capacità del Paese circa il design e l’uso di materiali innovativi e sostenibili. La dimostrazione è lo stesso padiglione in legno lamellare che ha la forma di quattro semi. Tra gli altri padiglioni asiatici presenti all'Esposizione Universale di Milano, sono da vedere quelli di Vietnam, Cina, compreso quello di Vanke, e Corea del Sud.

Interessante sia nella forma che nel contenuto anche quello dell’Azerbaijan, che rappresenta le diverse biosfere del Paese, mentre se ci spostiamo tra gli Stati dell’area sudamericana, incuriosiscono gli spazi di Brasile e Messico. Nel primo caso abbiamo la rete sospesa ad attirare i visitatori, mentre nel secondo caso non è la sola forma esteriore, che ricorda una pannocchia di granoturco, ma anche tutta l’area esterna tra corsi d’acqua e giardini.

Nonostante sia piccolissimo come Paese, il Principato di Monaco offre uno spazio espositivo importante con il suo padiglione fatto di container, che racconta tematiche quali ecologia, riciclo e riuso. A renderlo ancor più particolare è il fatto che al termine dell’Expo Milano 2015, l’intera struttura sarà inviata in Burkina Faso per aiutare le popolazioni locali nel progetto della Croce Rossa. Interessanti da vedere sono anche il padiglione dell’Austria, caratterizzato dall’ecosistema boschivo ricreato al suo interno, e quello del Regno Unito, che si ispira ad un alveare e che ha proprio in esso sviluppato il percorso espositivo. Abbiamo poi i padiglioni di Repubblica Ceca e Ungheria per quanto concerne l’area europea, entrambi belli da vedere anche per la loro architettura.