È proprio vero che i tempi cambiano e con loro anche le istituzioni "antiche" per eccellenza che cercano di adeguarsi. Accade che dal prossimo 12 giugno e per un mese, circa 250 giovanissimi che frequenteranno le iniziative estive dell'Oratorio San Carlo di Piazza San Gerolamo a Città Studi, a MIlano, dovranno obbligatoriamente indossare un braccialetto azzurro recante il nome dell’oratorio, le loro generalità e il loro indirizzo.

Il responsabile assicura: nessun Grande Fratello

L'iniziativa partirà quest'anno, ma Don Marco Magnani, responsabile del San Carlo assicura che questo non avrà nulla a che vedere con il famigerato "grande fratello" e che il suo oratorio sarà il luogo tranquillo e sereno che è sempre stato negli anni passati.

La parrocchia dei Santi Nereo e Achilleo organizza iniziative estive molto frequentate frequentate e quest'anno Don Marco sarà coadiuvato da ben 50 animatori che si occuperanno di aiutarlo a condurre i bambini in piscina, in gita o anche solo ad organizzare giochi all'aperto per farli divertire.

Servirà a verificare le presenze

Ritornando al braccialetto, il prete specifica che sarà solo un metodo di controllo pratico per accertarsi che i bambini in entrata all'oratorio corrispondano a quelli che poi usciranno la sera. Negli anni passati si facevano gli stessi controlli ma usando metodi tradizionali, in poche parole con un lungo e sfibrante appello. Ora basterà passare il braccialetto su un sensore e la presenza del bambino verrà registrata direttamente sul computer.

Una iniziativa del genere è già stata sperimentata a Varedo nella parrocchia Maria Regina degli Apostoli anche se con altre finalità: li braccialetti simili sono stati introdotti per allontanare i male intenzionati, ma anche i bulletti che tendevano a voler prevaricare i ragazzini dell'oratorio. Nel periodo precedente all'adozione del braccialetto si erano verificati in oratorio piccoli furti e atti di vandalismo, che sono poi spariti dopo la misura adottata.

Non sarà un borsellino elettronico

Ma quello della sicurezza non è il motivo per cui Don Marco ha voluto adottare il braccialetto per i suoi ragazzi e desidera smorzare subito le polemiche che sono circolate sul fatto che si sarebbe ipotizzato l'uso del braccialetto come borsellino elettronico. Il prete assicura che se i bambini vorranno un ghiacciolo o delle caramelle dovranno usare le monete, proprio come si è sempre fatto.

L'iniziativa dell'Oratorio San Carlo era stata illustrata anticipatamente ai genitori proprio per non creare interpretazioni diverse sull'applicazione del piccolo congegno ai figli e i genitori ne sono stati felici. In momenti come questi è meglio sapere sempre dove sono i figlioli, e se c'è un mezzo elettronico che aiuta in questo, ben venga.