Momenti di paura nel quartiere Giambellino, a Milano in via Odazio, quando una vettura Volvo con targa bulgara si è scagliata contro 200 persone, tutte di nazionalità romena, che si trovavano nei giardinetti all’angolo con via degli Apuli.

L'autista della Volvo non ancora identificato

Il folle autista ha fatto salire la Volvo su un marciapiede e poi ha accelerato in direzione del gruppo di persone: fortunatamente, l’auto si è bloccata contro un’aiuola e nessuno è stato colpito o ferito. Quando il guidatore e gli altri due uomini che si trovano a bordo sono scesi, è nata una rissa molto violenta che ha coinvolto quasi tutti i presenti, impegnati a colpirsi con calci, pugni e sediate.

Per riportare la situazione alla normalità è stato necessario l’intervento di dieci equipaggi della squadra Volante della Polizia, oltre a due squadre del reparto mobile. Gli agenti hanno setacciato per ore tutta la zona e i potenziali nascondigli, senza però trovare, almeno per ora, l’autista della Volvo. Nove persone sono state portate immediatamente in Questura per accertamenti e contemporaneamente sono iniziati controlli e perquisizioni nei campi rom di Milano

I provvedimenti immediati

Al termine dei controlli, risultano in tutto 13 le persone accompagnate in Questura con tre perquisizioni portate a termine. Quattro cittadini romeni risultano indagati per rissa e manifestazione non autorizzata, mentre una donna, sempre di nazionalità romena, è indagata per la sola manifestazione non autorizzata.

In attesa di identificazione, l’autista della Volvo è indagato per tentato omicidio e rissa. Sono state tre le perquisizioni effettuate, la divisione anticrimine della polizia ha dato avvio al procedimento per l’emissione di tre fogli di via obbligatori. Due persone riceveranno un ammonimento orale da parte del Questore.

Le indagini proseguono per completare il quadro dei fatti e dei particolari, oltre che per chiarire con certezza quale sia stata la scintilla che ha dato il via a tutto.

Il commissariato Lorenteggio, competente per zona, è al lavoro insieme all’Ufficio di prevenzione generale, alla polizia scientifica e alla squadra mobile.

Probabile lite tra gli occupanti dello stesso campo rom

La ragione più probabile, secondo le prime ricostruzioni, sembra portare a ragioni di “convivenza”: tutti i 200 che si sono riuniti in via Odazio sembrano vivere nello stesso campo rom, la riunione potrebbe aver avuto luogo per chiarire attriti tra gruppi rivali ma la discussione potrebbe essere degenerata sino ad arrivare al gesto folle dell’auto scagliata contro i partecipanti all'incontro.