Il nome degli FSK continua ad occupare sempre più spazio nelle cronache del Rap web. Il giovane collettivo trap composto da Taxi B, Chiello, Sapo e dal producer Greg Willen, oltre ad essersi ritagliato uno spazio sempre più significativo nel variegato e complesso panorama rap italiano, continua a dividere il pubblico, viste le tematiche spesso e volentieri molto spinte trattate nei brani.

Negli ultimi tempi anche un vero e proprio peso massimo della scena come Salmo aveva voluto ripetutamente prendere le distanze da un certo tipo di contenuti. Nei giorni scorsi è poi arrivata la prima vera risposta diretta di uno dei membri del collettivo, Sapo, con un pollice verso mostrato su Instagram, mentre in un locale milanese passava '90 Min', una delle tante hit contenute nell'ultimo fortunatissimo album del rapper sardo classe 1984, 'Playlist', recentemente certificato quadruplo disco di platino dalla FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana).

La provocazione di Sapo in un locale in pieno centro di Milano

A far discutere oggi è invece l'ultima trovata di uno dei membri del gruppo – anche questa volta si tratta di Sapo – concretizzatasi in pieno centro a Milano, a due passi dal Duomo, un gesto che sta dividendo il pubblico in maniera abbastanza netta.

Il giovanissimo trapper si è auto immortalato con il cellulare mentre all'interno di un locale – probabilmente un bar tabacchi – chiedeva delle cartine lunghe al commesso, specificando però di avere bisogno di "Cartine lunghe, quelle per le canne", come a voler sottolineare, e per certi versi rivendicare, l'uso che avrebbe poi dovuto farne.

Il dettaglio che più di ogni altro sta facendo discutere è però un altro.

Nel momento in cui formulava – riprendendosi con il cellulare – la sua richiesta palesemente provocatoria, il trapper aveva al suo fianco diversi esponenti delle forze dell'ordine.

Sapo, mentre effettuava l'acquisto, ha inoltre girato il telefono in modo tale da poter inquadrare i poliziotti presenti in quel momento. Successivamente, mentre abbandonava la cassa, ha descritto gli agenti come "Inf...

sbirri", aggiungendo poi "Faccio quello che voglio". Tutti ovviamente hanno interpretato la clip come un'evidente e palese provocazione nei confronti delle forze dell'ordine. Qualcuno ha trovato il gesto divertente, altri lo hanno definito ridicolo ed infantile, altri ancora irrispettoso.

FSK, le analogie con la prima Dark Polo Gang

Gli FSK sono un collettivo trap composto da tre giovani trapper lucani, ovvero i sopracitati Sapo, Chiello e Taxi B, ed il producer torinese Greg Willen. Le produzioni di quest'ultimo, impeccabili dal punto di vista tecnico, fanno da tappeto sonoro per i versi, a dir poco espliciti, dei tre giovani originari della Basilicata. Il tutto viene sempre accompagnato da video di qualità, curati nei minimi dettagli. Tutte caratteristiche che a molti ascoltatori hanno ricordato la Dark Polo Gang dei primi anni.