Non ha più il frontale impettito come un muro, si priva dei fari tondi, orribili a mio avviso ed i parafanghi gettati in fuori come balconi, dalla serie : sono americana e te lo devo dimostrare. Ma è indiscutibilmente un jeep, più moderna, rinnovata dentro e fuori ma dal sangue nobile, misto italiano, insomma un'icona autentica dagli stilemmi futuristici. Il frontale è la parte più dinamica, sebbene il posteriore sia affascinante (scadente la visibilità). Discutibile pure la posizione della targa posteriore che se posta sul portellone avrebbe spezzato l'eccessiva, a tratti, monotonia del lamierati posteriori, fermo restando che resta comunque affascinante.
Gli interni di questa auto, per chi le conosce, sono sempre stati sacrificati in favore della robustezza e della semplicità mentre ora, con passo evolutivo epocale, ci troviamo di fronte ad una plancia e ad un abitacolo allo stesso livello di una Nissan quasqai o superiore, lavoro che, per inciso, la porta ad essere una vera concorrente diretta alla blasonate tutto confort. Per l'europa sono previsti dei tuning associati allo sterzo, che dovrebbe essere più rapido rispetto alla versione americana, e per i freni disposti ad un funzionamento più veloce e dalla diversa modulabilità e prontezza di risposta, oltre che di forza frenante. Pure i motori verranno riassortiti, con in testa il turbodiesel da 2 litri multiket da 170 cavalli (guarda caso lo stesso della freemont), abbinato all'evoluzione dell'unità pentastar da 3.6 litri, ridotto a 3.2 ma con 271 cavalli (alcuni tuner pensano già alla trasformazione 3.6 del nuovo usando componenti della prima versione, con promessi risultati spettacolari).
La coppia sale ben oltre i 300 Nm a tutto vantaggio del fuoristrada, specie grazie all'abbinamento con il nuovo cambio ZF a 9 MARCE. Nuovi e di nuova concezione i differenziali, insomma una vera rinascita jeep!